Caso Genoa: Quel patto tra gentiluomini può essere un assist ai furbetti

Caso Genoa: Quel patto tra gentiluomini può essere un assist ai furbetti
di Emiliano Bernardini
Martedì 29 Settembre 2020, 06:30 - Ultimo agg. 09:59
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 Ma cosa dice il regolamento a riguardo? Una norma vera e propria non esiste. Sarebbe impossibile riuscire a farne una che abbracci tutte le possibili eccezioni. A guidare è la regola pubblicata dalla Uefa ad agosto, che prevede che bastano 13 tesserati disponibili per far sì che sia obbligatorio scendere in campo, in caso contrario partita persa a tavolino. È l’orientamento che è stato adottato fin qui a livello internazionale: a inizio settembre il Paris Saint-Germain aveva esordito in campionato contro il Lens praticamente decimato dai casi Covid, pochi giorni fa l’Al-Hilal (dove milita l’italiano Giovinco) è stato addirittura escluso dalla Coppa d’Asia per mancanza di giocatori. Il Falmengo, domenica, è dovuto andare in campo con tantissimi Under 20 (soltanto due i titolari) contro il Palmeiras dopo avere registrato 19 positivi. La stessa linea, a rigor di regolamento, dovrebbe valere anche per la serie A. 

A RICHIESTA
Ma è chiaro che un focolaio come quello in atto al Genoa fa propendere per un rivio della partita. Nelle prossime ore sarà la stessa Lega di serie A a comunicarlo. Bisognerà capire anche che notizie arriveranno oggi da Napoli dopo i test a cui si sottoporrà tutto il gruppo squadra. Ma chi decide se rinviare o meno una partita? In realtà a la squadra interessata che lo chiede alla Lega che di tutta riposta gira la domanda alla squadra avversaria. Questione di gentlemen’s agreement. In caso di accettazione da via Rosellini predispongono il rinvio. E’ chiaro però che questo tipo di “strategia” in futuro possa creare problemi. Dire no per trarne vantaggio è un rischio molto alto. Quale presidente accetterebbe di rinviare la partita contro una Juve decimata? Ma dall’altro lato è chiaro che aumenteranno a dismisura le pressioni. Chi ha positivi ha tutto l’interesse a far slittare la partita. E così i telefoni di via Rosellini come quelli di via Allegri potrebbero comunicare a trillare con troppa e pericolosa continuità. Una soluzione andrà trovata al più presto. Il Covid continuerà inevitabilmente a condizionare il campionato. Sarà fondamentale però che i condizionamenti non arrivino da altre parti. Perché, per ora, il campionato non è a rischio ma in caso contrario potrebbe facilmente diventarlo. 
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