L’altra sera non lo ha rimarcato. Ma forse è stata soltanto una dimenticanza. Perché da tempo Fonseca sottolinea il fatto di «essere in pochi». Il riferimento non è a Zaniolo e nemmeno a Pastore, infortunati della prima ora. E nemmeno a Santon, out 1 mese per una lesione di secondo grado ai flessori della coscia sinistra. Paulo presumibilmente si riferisce a Diawara e Calafiori, entrambi fermati dal Covid-19. Due assenze pesanti, perché limitano le rotazioni in ruoli chiave e fanno sì che alcuni elementi vengano impiegati fuori posizione (come accaduto ad esempio a Berna con Peres) oppure debbano giocare praticamente sempre (Spinazzola ha disputato 540 minuti sui 600 stagionali). Diawara è uscito di scena ormai da 19 giorni (12 ottobre), Calafiori da 14 (17 ottobre). L’appuntamento messo in agenda dal guineano è lunedì, quando si sottoporrà ad un nuovo tampone molecolare per capire se potrà tornare ad allenarsi con i compagni. È stato un inizio di stagione anomalo quello del mediano. Prima le voci di mercato (sirene inglesi), poi il caos liste che lo ha visto, suo malgrado, implicato nello 0-3 a tavolino decretato dalla giustizia sportiva (il ricorso si discute il 4 novembre). È seguita la panchina con la Juventus e l’uscita pubblica del suo agente («Si faccia chiarezza sul suo futuro») con pronta replica da parte di Fonseca che poi non lo ha impiegato a Udine. Come se non bastasse, ci si è messo di mezzo anche il Covid-19. Ora dopo quasi tre settimane, Diawara si augura di potersi gettare tutto alle spalle.
EQUILIBRIO CERCASI
Anche perché, nelle rotazioni, il suo ingresso sarebbe fondamentale. Dopo la partenza sprint, Veretout nelle ultime due partite è sembrato in leggera flessione.