Figc, Ulivieri e il patto nel 2018
tra Sibilia e Gravina: non riguarda me

Figc, Ulivieri e il patto nel 2018 tra Sibilia e Gravina: non riguarda me
Venerdì 15 Gennaio 2021, 16:19 - Ultimo agg. 19:36
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Renzo Ulivieri, presidente Assoallenato, ha parlato a Radio Punto Nuovo. «Gattuso, Pirlo, Conte chi sono i migliori tra i nuovi? Allora io sono tifoso di quelli che sono usciti dai miei corsi. Prima era tifoso della squadra che allenavo, ora sono tifoso di questi ragazzi. De Zerbi, Gattuso, Pirlo, D’Aversa. Tutti questi che sono usciti dai nostri corsi e stanno cercando strade nuove. Non bisogna dimenticare che noi italiani eravamo rimasti arretrati. All’estero da italiano mi dicevano: “mafia, pizza, Berlusconi e catenaccio!” Conoscevano la parola catenaccio! Noi non potevamo andare con difesa e contropiede. In qualche momento volevamo diventare spagnoli, anche troppo. Non dobbiamo perdere la nostra identità. Gattuso ci riesce? Secondo me sì. Io guardo il Napoli. Vedo questi ragazzi e si vede che dentro di loro c’è la tendenza alla modernizzazione». 

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«Io mi ricandido? Mi ricandido, ma non so se sarò di nuovo presidente. Concorrente? Sembra che sia una candidatura unica. Da noi non è facile trovare chi si candida. La nostra attività è gratuita. È tutto volontariato. Io lo faccio gratis? Non io, tutti! Patto scritto tra Gravina e Sibilia per la successione? Sono cose loro, poi si possono raccontare le cose che si vogliono.

Un patto di quel genere lì è una stupidaggine. Sono eletti. Come farebbe uno a prendere l’impegno!? Noi come allenatori abbiamo sentito i nostri delegati all’assemblea generale e abbiamo scelto di sostenere Gravina. In un momento difficile come questo abbiamo pensato convenisse la continuità,  indifferentemente dalla valutazione delle persone. Ma, il patto esisteva? È una cosa che riguarda loro e non me. In questo momento cambiare ci sembra un azzardo. Se penso a quello che sta succedendo al governo e a quello che ha fatto Renzi, penso che abbiamo fatto bene. Renzi non sta usando la testa? Non l’ha quasi mai usata. Per l’interesse della comunità non l’ha mai usata. Poi per i suoi interessi sì, ma sono interessi effimeri. Basta guardare i consensi che ha. Io non ci ho mai creduto. Appoggio a Gravina? Non lo appoggia Ulivieri, ma l’Assoallenatori e i delegati che parteciperanno all’assemblea. Volevamo conoscere il loro parere. In questa associazione fortunatamente tutti possono esprimere le loro opinioni. Napoli? Mi è dispiaciuto molto per Antonio Iuliano che ha assecondato le mie richieste. I giocatori li avevo scelti io e la responsabilità mia. Li avevo sbagliati dal punto di vista caratteriale, perché non sapevo che giocare a Napoli è difficile. Il San Paolo è impegnativo. Io mandavo a quel paese un giornalista nell’intervallo? È vero (ride ndr). Ma ho sempre avuto grande rispetto per voi e vi ringrazio per il vostro rispetto. Credo come persona di essere stato rispettato e aver dato rispetto. Sono orgoglioso».

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