Tre punti pesanti per lo Spezia,
al Cagliari non basta super Cragno

Tre punti pesanti per lo Spezia, al Cagliari non basta super Cragno
di Francesco Caruso
Sabato 12 Marzo 2022, 17:28 - Ultimo agg. 13 Marzo, 17:54
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Tre punti pesanti, lo Spezia batte per 2 a 0 il Cagliari al "Picco" e allontana la zona retrocessione ora distante sette punti. I gol tutti nella ripresa, al cinquantacinquesimo di Erlic e al settantaquattresimo di Manaj.

La sfida

Partita fondamentale per entrambe le squadre, Spezia e Cagliari si giocavano il ruolo di "bersaglio" al quartultimo posto utile per rimanere in serie A. Novità rispetto agli ultimi match per i sardi che inizialmente hanno schierato Pavoletti e Baselli dal primo minuto, con Deiola preferito al rumeno Marin a centrocampo. Thiago Motta ha puntato sul trio dei piccoletti Verde-Gyasi-Agudelo con Manaj inizialmente in panchina. Primo tempo che è partito contratto, con due squadre che almeno inizialmente hanno cercato di prendere le misure ed evitare errori. Poi meglio lo Spezia che ha iniziato a cercare più insistentemente la conclusione in porta prima con Verde e poi con Agudelo. Al trentatreesimo rigore per i liguri che poteva già cambiare l'equilibrio. Fallo di Dalbert su Erlic, anche se la punizione poteva  essere inversa con il croato a gamba alta sul brasiliano. Orsato dopo il consulto del Var ha concesso il penalty poi parato da Cragno su conclusione debole e centrale di Verde. 

Rigore

Rigore sbagliato che non ha cambiato il copione nei rimanenti 10 minuti di gioco, con il Cagliari capace di rendersi pericoloso una sola volta con Grassi. Sardi traditi dall'evanescenza di Joao Pedro, un gol nelle ultime undici partite per il brasiliano e dai "gomiti alti" di Pavoletti sempre visti dall'arbitro Orsato. Spezia che invece ha sviluppato al meglio l'idea della vigilia, sfruttare la verve e la tecnica dei tre davanti, con Verde un gradino sopra tutti almeno fino al rigore sbagliato. Ripresa che è partita con un'unica novità, Zappa che ha preso il posto di Dalbert nel Cagliari, con lo spostamento di Bellanova sulla sinistra: freno a mano tirato per l'ex Bordeaux durante i primi quarantacinque minuti.

Liguri ancora più in palla e propositivi, quasi una sentenza il vantaggio arrivato al cinquantacinquesimo con Erlic sugli sviluppi di un corner. Partita fondamentale dicevamo, ma alle parole non sono seguiti i fatti per i giocatori rossoblù ancora sotto ritmo e secondi su tutti i palloni.

La strategia

Mazzarri ha optato allora per la scelta di giocarsi due delle frecce in panchina, il rumeno Marin e l'uruguaiano Pereiro. Svolta tattica che ha dato i suoi frutti solo in parte, in realtà il Cagliari non ha cambiato marcia spingendo Thiago Motta a giocarsi la carta Manaj e Kovalenko per provare a rallentare ritmi di per sé già non altissimi e magari chiudere il match. Partita a scacchi dalle panchine, con Mazzarri che ha risposto con l'ultima risorsa importante, Keità Balde per un super offensivo attacco a quattro punte. I piani dell'allenatore dei sardi si sono complicati quasi subito a causa del raddoppio dello Spezia arrivato praticamente subito, al settantaquattresimo con l'attaccante albanese abile a liberarsi in area e a trovare lo spazio giusto per concludere a incrociare grazie a un dribbling stretto. Match chiuso con un quarto d'ora d'anticipo, reazione sterile dei rossoblù incapaci di costruire palle gol credibili. Segnali positivi per Thiago Motta che ha vinto anche nella scelta dei cambi, tutti vincenti. Male il Cagliari con giocatori apparsi tutti in calo rispetto all'ultimo periodo e con l'uomo simbolo, Joao Pedro, lontano parente del trascinatore arrivato fino alla Nazionale appena un mese fa.

Salvezza

Spezia che sale dunque a ventinove punti e si regala un piccolo margine di tranquilla sulla zona pericolo, con il Cagliari ora distante quattro punti. Sardi alla seconda sconfitta consecutiva, netta, senza attenuanti con la zona calda che rimane lì a tre punti e il Venezia che ha due partite da recuperare. Calendario tutto in salita, con Milan e Juventus da affrontare in casa e l'Udinese in trasferta: per i rossoblù si apre un altro periodo ad alta tensione.

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