Euro 2021 da Foden a Ronaldo,
in campo tre generazioni di star

Euro 2021 da Foden a Ronaldo, in campo tre generazioni di star
di Roberto Ventre
Venerdì 11 Giugno 2021, 08:02 - Ultimo agg. 12 Giugno, 08:02
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Si accendono le stelle degli Europei, le big sono pronte a calare gli assi. Mancini ne ha più di uno, a cominciare da Lorenzo Insigne, il capitano del Napoli che ha illuminato l'Italia nell'ultimo test contro la Repubblica Ceca, e proverà a farlo anche stasera all'Olimpico con la Turchia. E poi Donnarumma, uno dei portieri sulla carta più forti della rassegna continentale, e giovani dalle grandi potenzialità come Barella e Berardi.

La Francia si affida in attacco ai grandi numeri di Mbappè, è lui il più atteso della nazionale di Deschamps dopo essere stato il grande protagonista dei Mondiali vinti in Russia nel 2018. Ventidue anni, punto di forza del Psg, potente e veloce, il finalizzatore dei Blues che hanno negli esperti Kantè, Griezmann, tutti e due trentenni, gli altri due uomini capaci di spostare gli equilibri, insieme all'altro centrocampista di grande esperienza internazionale, Pogba.

I giovani più forti li ha l'Inghilterra, Foden, 21 anni, attaccante del Manchester City che ha vinto la Premier League e Mount, 22 centrocampista del Chelsea, che ha trionfato in Champions battendo in finale proprio il City. Due talenti straordinari: Foden cominciò a 9 anni con il Manchester City, ha fatto tutta la trafila e esordì in prima squadra a 17 anni in un match di Champions League contro il Feyenoord e lo stesso anno con l'under 17 dell'Inghilterra vinse il Mondiale. Mount è un centrocampista di qualità del Chelsea, splendido l'assist in verticale per Havertz sul gol vincente nella finale di Champions con il City. L'altro giovane formidabile dell'Inghilterra è Rashford, il 23 enne del Manchester United che ha segnato il rigore decisivo nell'ultimo test contro la Romania. In attacco le altre due stelle sono Kane, il bomber del Tottenham e Sterling del Manchester City.

Capitolo a parte per i super bomber che più invecchiano e più segnano Cristiano Ronaldo, capitano e stella assoluta del Portogallo campione in carica in Francia nel 2016 e Robert Lewandowski, capitano e uomo guida della Polonia.

Due colossi delle loro nazionali: 36 anni compiuti il portoghese, 175 presenze e 104 gol, trentun'anni ad agosto il polacco che in nazionale ha collezionato 119 presenze segnando 66 reti. Portogallo e Polonia dipendono dai loro gol, altri elementi di qualità nella nazionale lusitana sono Bruno Fernandes del Manchester United e Bernardo Silva del Manchester City, nella Polonia l'azzurro Zielinski.

La Germania in attacco brilla soprattutto con la stella di Gnabry, grande qualità tecnica, spesso è riuscito a fare la differenza nel Bayern Monaco. Il ct tedesco Low però punta soprattutto sull'esperienza della sua nazionale e in questo senso il portiere Neuer e il centrocampista offensivo Muller del Bayern Monaco, Kroos il faro del Real Madrid, e Gundogan che ha trascinato quest'anno il Manchester City sono le altre stelle della Germania. 

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Romelu Lukaku, il centravanti che ha vinto lo scudetto con l'Inter è il protagonista più atteso del Belgio all'esordio vista la presenza ancora in dubbio dell'altra grande stella De Bruyne. L'ariete dell'Inter conclude al meglio le manovre d'attacco e con la sua forza fisica esalta il calcio offensivo del ct Martinez.

Gerard Moreno, 29 anni, reduce da una stagione fantastica con il Villareal chiusa con il trionfo in Europa League può essere una delle sorprese di quest'Europeo, insieme all'altro spagnolo Olmo, 23 anni del Lipsia. Da seguire anche l'ucraino Malinovskyi, centrocampista offensivo dell'Atalantaa, l'olandese De Jong, punto di forza del Barcellona, l'austriaco Alaba e l'ungherese Szoboszlai. 

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