Euro 2021, l'Uefa nega lo stadio arcobaleno
a Monaco: «No a riferimenti politici»

Europei 2021, l'Uefa nega lo stadio arcobaleno a Monaco: «No a riferimenti politici»
Europei 2021, l'Uefa nega lo stadio arcobaleno a Monaco: «No a riferimenti politici»
di Giuseppe Mustica
Martedì 22 Giugno 2021, 12:44 - Ultimo agg. 24 Marzo, 06:48
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Prima l’inchiesta aperta e chiusa nello spazio di qualche ora sulla fascia arcobaleno di Manuel Neuer (che non ha portato a nessun provvedimento nei confronti del capitano della Germania e nemmeno sulla federazione tedesca), adesso il diniego, dopo la richiesta del sindaco di Monaco, di utilizzare gli stessi colori per illuminare l’Allianz Arena in vista della gara contro l’Ungheria di domani sera degli Europei

L’Uefa dice no, quindi: «Siamo politicamente neutrali», spiegano. Sottolineando, nella nota che ufficializza questa decisione, che la lettera del sindaco Dieter Reiter, alla base di questa richiesta, è dovuta «ad una decisione politica che è stata presa dal parlamento ungherese». «La Uefa comprende che l’intenzione è quella di inviare un messaggio per promuovere la diversità e l’inclusione - si legge ancora - e ha proposto date alternative per l’illuminazione che si allineano meglio con gli eventi esistenti». Colorazione arcobaleno evitata quindi per la gara contro l’Ungheria, mentre si potrebbe fare il 28 giugno, oppure tra il 3 e il 9 luglio, chiude l’Uefa.

L’idea, dal ministro degli Esteri ungherese, era stata definitiva «nociva e pericolosa», tant’è che nell’ultimo mese era stata approvata una legge promossa dal partito del premier Orban che vieta la diffusione di qualsiasi contenuto che promuova l’omosessualità o affronti il tema del cambio di sesso. La decisione Uefa appare comunque in totale contrapposizione a quanto deciso per la fascia di Neuer.  

Nel contesto non si fermano nemmeno le polemiche sugli azzurri che hanno deciso di non inginocchiarsi. E anche su quelli che lo hanno fatto prima della gara contro il Galles. Anche in questo caso, è evidente, si tratta di una questione politica che la Uefa permette alle squadre che lo vogliono e che ne fanno richiesta. Ma rimane sempre il nodo legato all’Ungheria: i tifosi infatti sono sotto osservazione per presunti eventi discriminatori avvenuti durante le gare giocare a Budapest

 
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