Fifa e Figc a colloquio con il governo:
stadi aperti a fine ottobre

Fifa e Figc a colloquio con il governo: stadi aperti a fine ottobre
di Emiliano Bernardini
Giovedì 10 Settembre 2020, 06:25 - Ultimo agg. 07:00
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Riaprire gli stadi per fine ottobre. Dopo che la scuola sarà andata a regime. È su questo l’obiettivo che il numero uno della Fifa, Gianni Infantino e quello della Figc, Gabriele Gravina stanno lavorando insieme al premier Giuseppe Conte. Ieri il numero uno del massimo organismo mondiale, che ha riconosciuto a Gravina l’ottima gestione della ripartenza del campionato e non a caso ha scelto l’Italia come primo viaggio ufficiale post Covid, si è intrattenuto per più di un’ora a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio. Un colloquio disteso e improntato alla collaborazione. Conte ha accolto Infantino ricordandogli di quando hanno fatto due tiri a pallone anni fa a Buenos Aires. «Chi preferisco tra Conte Giuseppe e Conte Antonio? Li prendo tutti e due, spero che vincano entrambi» ha scherzato Infantino noto tifoso interista. Calcio e governo si sono trovati d’accordo su un punto: prima la scuola e poi il calcio. Insomma per la riapertura degli stadi molto dipenderà da cosa accadrà dopo che le scuole saranno andate a regime. «Il calcio senza tifosi non è la stessa cosa, siamo tutti d’accordo, ma la salute è più importante. Bisognerà lavorare, bisognerà vedere cosa succede adesso, in questo periodo in cui si torna a vivere in contatto con la gente. È chiaro che la riapertura e il riportare i tifosi e la gioia nel calcio sia l’obiettivo ma senza pressioni». E non a caso dal governo italiano è arrivato anche l’input di lavorare a livello europeo per fissare una data comune. Niente scatti in avanti che possano mettere in difficoltà. «In questo momento il nostro Paese deve dare certezza sul futuro, dunque ai giovani e alla scuola. La nostra proposta è per una riapertura graduale degli stadi, ma ora parte la scuola e mi sembra rispettoso accettare questa impostazione del governo. Poi verificheremo quello che succede» ha rimarcato il presidente della Figc, Gabriele Gravina. Soddisfazione da parte del mondo del calcio che ha rimarcato più volte come il Premier abbiamo mostrato conoscenza e sensibilità verso la materia. Conosceva benissimo il protocollo consegnato tempo fa da Figc e Lega per riportare i tifosi negli stadi. 
 
 

A proposito di protocolli Gravina e Infantino hanno parlato anche con il Ministro della Salute Speranza. Oggetto del colloquio la riduzione dei tamponi. La Federcalcio ha chiesto che ne venga fatto uno ogni 8 giorni invece che uno ogni 4. «Speriamo di poterci allineare alle regole in vigore nel resto d’Europa» ha rimarcato Gravina. Oggi è prevista una audizione del ministro Spadafora con il Cts per affrontare anche questo argomento. Tanti i temi trattati come quello di gettare le basi per la creazione di una Agenzia mondiale contro gli abusi (tratta dei baby calciatori, violenza sulle donne etc.). E qualcuno sussurra anche che si sia parlato anche di organizzare un grande evento calcistico internazionale. Potrebbe essere il giusto volano per risolvere l’annosa questione degli stadi. 

Subito dopo l’incontro porte aperte in Figc. Prima conferenza riaperta anche alla stampa. E qui il presidente della Fifa ha fatto l’in bocca a lupo a Zaniolo per una pronta guarigione. Argomento che aperto il dibatto sulle troppe partite. «Quando ci sono infortuni del genere ci si pongono domande se è giusto o no giocare. Penso che dobbiamo imparare dalle situazioni, anche per quanto riguarda il formato e come ridurre il numero di partite in generale dando possibilità di recupero. Serve una discussione generale tra federazioni e confederazioni. Solo in Europa si è giocato, negli altri continenti non si è giocato» ha rimarcato Infantino. Le gare che non si sono giocate verranno recuperate a gennaio 2022. Nell’occasione il presidente della Figc ha annunciato di aver ricevuto dalla massima lega professionistica «la richiesta per poter applicare la regola delle 5 sostituzioni anche nella stagione 2020/21»: dunque la Serie A manterrà la deroga diversamente dalla Premier League, che ha deciso di tornare alle 3 sostituzioni classiche. 
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