Fiorentina-Milan 1-1, la Viola
in dieci uomini pareggia su rigore

L'esultanza di Pulgar
L'esultanza di Pulgar
Sabato 22 Febbraio 2020, 20:14 - Ultimo agg. 23 Febbraio, 01:03
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Il Milan deve guardarsi allo specchio e capire come ha potuto tirare indietro in quel modo quando era in vantaggio e in superiorità numerica. Rebic, al sesto gol da quando è arrivato a Milano, ha dato il vantaggio dai rossoneri, lui che ha giocato le sue prime 8 partite in serie A proprio con la Fiorentina. Mentre il pari è stato firmato da Pulgar dal dischetto. Paradossalmente i viola hanno cominciato a spingere e a giocar meglio quando si sono ritrovati in 10. Fuori Dalbert per un fallo ai danni di Ibrahimovic. Pioli dovrà riflettere su questo calo, ma il Milan è arrabbiato anche per il rigore, fallo di Romagnoli su Cutrone, apparso dubbio. Calverese lo ha concesso senza tentennamenti: Pioli è stato duro: «Il rigore non c’era e non capisco perché l’arbitro non sia andato a consultare il Var». Il punto per la Fiorentina, a caccia della salvezza, vale oro: gli sforzi dei viola sono stati premiati dal pari acciuffato all’ultimo. Iachini può essere orgoglioso della reazione della squadra. 

Il tema della partita è stato subito chiaro. Milan programmato per fare la gara, attaccando non su ritmi elevati, ma codificati, Fiorentina schierata dietro, pronta a riallungarsi per sorprendere i rossoneri. Uno striscione bellissimo della Fiesole ha ricordato a Pioli di essere uno dei tifosi viola. Il passato non si cancella, figuriamoci poi quando c’è scolpito il ricordo di Astori. E’ stata, però, la Fiorentina ad avere la palla buona per segnare, ma Castrovilli l’ha alzata dopo un erroraccio di Donnarumma, provocato dal pressing di Chiesa. Il Milan ha replicato immediatamente con Rebic, lasciato sola dal letargo della difesa viola, ma l’ex della Fiorentina ha graziato Dragowski. La regia di Bennacer, le incursioni di Kessie, il lavoro in ampiezza di Castillejo e Rebic hanno dato sviluppo offensivo al Milan, mentre Calhanoglu, controllato da vicino da Pulgar, è parso più appannato. Comunque sempre il Milan a spingere, con Chiesa e Vlahovic a guardare perché non riforniti dalla mediana viola, probabilmente anche orfana di una mente pensante come Badelj (squalificato).

Ibrahimovic, in sonno fino a quel momento, ha inventato un gol pazzesco approfittando di un’incertezza di Dalbert, saltando poi in sequenza Pulgar e Caceres. L’esultanza dello svedese è evaporata dopo un minuto: richiamato al Var, Calvarese ha visto il fallo di mano di Ibra: vantaggio annullato. Pioli ha perso Donnarumma dopo l’intervallo, Begovic è entrato e ha salvato all’istante su una deviazione aerea di Chiesa. La chiave è stata quella perché poco dopo Rebic ha sfruttato un rinvio maldestro di petto di Caceres per segnare il sesto gol nel Milan. Il suo tiro è stato sporcato da un tocco di Pulgar. Il Var è rientrato in gioco per sostituire un giallo a Dalbert col rosso, steso Ibra fuori area, così i viola sono rimasti in 10. Iachini ha inserito Cutrone passando ad un 3-4-2 della disperazione. Proprio il ragazzo cresciuto nella cantera rossonera ha dato la scossa ai viola. Il Milan si è fermato e i viola ci hanno creduto: hanno fatto bene perché il rigore di Pulgar ha ridato ossigeno alla Fiorentina. La cosa incredibile che gli ultimi minuti sono stati giocati da una Fiorentina avvelenata, alla caccia della vittoria e un Milan alle corde. Begovic ha negato la gioia totale alla Fiorentina chiudendo lo specchio a Caceres e poi è stato Vlahovic a fallire clamorosamente il colpo del ko. Erano in 40mila al Franchi e alla fine i fiorentini hanno salutato questo pareggio come una vittoria.  

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