Benevento, per i giallorossi parte la cura Stellone

Prove generali anti-Cagliari, amichevole con la Primavera

Benevento, per i giallorossi parte la cura Stellone
di Luigi Trusio
Mercoledì 8 Febbraio 2023, 09:08 - Ultimo agg. 09:09
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Oggi Roberto Stellone fa le prove generali anti-Cagliari. Il nuovo tecnico ha fissato un'amichevole con la Primavera in programma alle 15 al Ciro Vigorito per testare la condizione dei calciatori e studiarli da vicino in un test più impegnativo rispetto a quelli in famiglia e a ranghi misti. Dopo la doppia seduta di ieri, l'allenatore sta prendendo confidenza con la squadra e col materiale umano a sua disposizione. Si è intrattenuto a lungo anche con i singoli calciatori per una sorta di confronto sulle problematiche che affliggono il gruppo e di conseguenza finiscono con il condizionare il rendimento sul campo. Stellone è consapevole di aver ereditato una patata bollente, ma ha accettato la sfida con entusiasmo. Sa di dover compiere un mezzo miracolo per resuscitare una squadra svogliata, apatica, priva di identità e spirito battagliero, e la certezza è che tenterà di farlo profondendo il massimo impegno. Bisogna dargli fiducia nella speranza che riesca a dare una vera e propria scossa, cercando di restare aggrappati a una categoria che è troppo preziosa per vedersela scivolare dalle mani in questo modo.

La maggiore curiosità che alberga intorno alla figura della nuova giuda tecnica riguarda ovviamente il sistema di gioco. In carriera ha spesso alternato il 4-4-2, utilizzandolo in prevalenza, con il 4-3-3. A Reggio Calabria in alcune circostanze ha applicato il 3-5-2. Non è un integralista, la disposizione della squadra in campo dipende da vari fattori: in primis dalla tipologia di calciatori che ha in organico, come pure dallo schieramento dell'avversario da affrontare e dagli elementi più pericolosi che si ritroverà di fronte.È un teorico della difesa mista sui corner avversari: il grosso si sottopone a una rigorosa marcatura a uomo, altri si piazzano a difendere le rispettive zone di appartenenza (un uomo per palo e un terzo ad agire da libero in mezzo all'area). È prassi della metodologia di Stellone studiare la squadra contro cui giocherà già dal martedì con dei video proiettati da mostrare ai suoi atleti. Non a caso ieri mattina c'era un appuntamento in sala video previsto per le 9, mentre per oggi e domani è fissato alle 10. Come sparring-partner, in tutte le piazze dove si trova ad allenare, indica la formazione Primavera.

Prima della partitella amichevole, è solito spiegare le caratteristiche della squadra che si andrà ad affrontare. Stellone è un allenatore che cura molto i dettagli e lo si comprende dalla scrupolosità con cui rimprovera ai suoi giocatori errori commessi per pigrizia, e dalla precisione nei movimenti in partita dove esige, sempre, che attacchino in cinque e difendano in cinque. Stellone ama giocare un calcio diretto, dedicando attenzione alla compattezza. Il suo 4-4-2 prevede almeno un terzino di spinta, e tra i due esterni uno a tutta fascia e uno da taglio, due punte fisiche che però riescono a passarsi la palla e una coppia di centrocampisti centrali che gestisce la manovra ma sa inserirsi sulle seconde palle. Da valutare il modulo che intende adottare, perché non è da escludere il ricorso, almeno inizialmente, al 3-5-2. Predilige un calcio fisico, arcigno e spesso anche duro. Che non disdegna il lancio lungo, purché finalizzato a esaltare i movimenti a scacchiera di attaccanti ed esterni, creando occasioni sfruttando le sponde delle punte per lo spazio tra le linee. C'è chi lo definisce maniacale nella gestione dei calci piazzati, soprattutto quelli offensivi. Singolare è l'idea di sfruttare ogni tipo di punizione, anche dalla trequarti laterale, per mettere al centro palloni sui quali far valere l'abilità aerea. Decisivo, poi, lo sfruttamento delle seconde palle.

Nel frattempo Stellone attende di recuperare tutti gli effettivi. Perché a Cagliari di sicuro non avrà Kamil Glik, mentre resta da capire in quali condizioni è Gaetano Letizia. È sulla via del recupero, ma non ancora pronto per scendere in campo dall'inizio, per cui la scelta di convocarlo dipende dalle sensazioni e da quella che sarà la volontà di Stellone. Che per ora riflette sull'assetto, considerando che non avrà un interprete diretto del ruolo di centromediano metodista con le squalifiche di Schiattarella e Viviani. E quindi potrebbe anche optare per una mediana a due, evitando di adattare Acampora o di rischiare Kubica da titolare in una funzione più che delicata. Da capire pure come intende collocare Ciano e Farias, le cui caratteristiche fanno a pugni con sistemi rigidi.
 

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