«Ho condiviso con Conte e Speranza di dare priorità a una macroarea della nostra vita che è la scuola. Attendiamo i risultati, sperando che ci sia un rimedio veloce alle criticità espresse in questi primi giorni e che in tempi rapidi ci sia un vaccino che ci metta in sicurezza. L'auspicio è che ci sia una riapertura graduale degli stadi, ma coerente con le norme di sicurezza».
«Si parla del calcio in maniera superficiale, come un mondo di privilegiati, che può essere equiparato al superfluo, ma si dimentica che impatta per l'1,5 percento sul prodotto interno lordo del nostro Paese. È un mondo che lavora su circa 5 miliardi di ricavi.
L'impatto del calcio influisce anche su 12 settori merceologici diversi, coinvolgendo un milione e quattrocento mila tesserati - credo sia la prima associazione di raggruppamento per numero di associati -. È un mondo che disputa ogni anno 570 mila gare, che ogni giorno dà vita a 1.600 gare, una partita ogni 55 secondi. Questo è il mondo del calcio -conclude Gravina-. C'è una dimensione fondamentale della socialità, dell'aggregazione, che porta 30 milioni di italiani a seguire in tv le partite».