Green pass allo stadio:
tutti in fila, ma l'esordio è ok

Allo stadio con il green pass tutti in fila ma l’esordio è ok
Allo stadio con il green pass tutti in fila ma l’esordio è ok
di Salvatore Riggio
Domenica 22 Agosto 2021, 07:32 - Ultimo agg. 09:32
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È un ritorno alla normalità questo primo weekend di calcio. I tifosi, seppur con le limitazioni del Governo, tornano allo stadio. «Auguri alla serie A e Lega B per la ripartenza dei campionati, all'insegna dell'innovazione con nuove modalità di visione delle partite e la riapertura, seppur parziale, degli stadi ai tifosi. Lavoriamo per aumentare ancora la capienza. Ripartiamo in sicurezza. Buon campionato!», il tweet di Valentina Vezzali, la sottosegretaria allo Sport. Nelle prossime settimane, in base anche agli aumenti dei contagi (vanno monitorati, come è accaduto in tutti questi mesi), si capirà se il Cts (il Comitato tecnico scientifico) permetterà ai club di aumentare la capienza, ora al 50% con disposizione a scacchiera.

A MILANO

Il campionato riparte da Milano per Inter-Genoa. «Finalmente, mi stavo quasi dimenticando di come si stesse in coda per entrare a San Siro». Parola di un tifoso dell'Inter, 64 anni. Berrettino in testa, Green pass cartaceo in mano e tanta voglia di tifare allo stadio. Dopo 556 giorni (l'ultima volta il 12 febbraio 2020 per Inter-Napoli di Coppa Italia, poi solo i test da mille spettatori), il Meazza riapre i battenti e si rivedono i tifosi. E con loro le code fuori (non proprio tutti con la mascherina), i paninari.

Come nei tempi pre Covid, quando sedersi in tribuna era motivo di spensieratezza. Sono 37.908 spettatori che possono assistere al match (ma ieri erano 27.402): si parte con il controllo del Green pass (necessario per poter entrare), dei documenti d'identità e ovviamente il biglietto. Da ricordare che, proprio per evitare problemi e assembramenti, la Questura di Milano aveva consigliato di anticipare l'arrivo.

Alcuni, infatti, hanno iniziato a entrare anche intorno alle 16. Un orario che non ha evitato, comunque, le code all'ingresso con l'avvicinarsi del calcio d'inizio.

Dentro lo stadio, la Curva Nord ha accolto i giocatori di Simone Inzaghi all'ingresso in campo per il riscaldamento con il coro «i campioni d'Italia siamo noi». Applaudendo, oltre al tecnico, Dzeko, l'uomo chiamato per sostituire Lukaku e in gol nel finale.

CODE A EMPOLI

Come a Milano, anche a Empoli si sono create code per entrare allo stadio ad assistere al match tra i toscani e la Lazio. «Green pass, documento e biglietto», il mantra che gli steward hanno ripetuto a ciascun tifoso, allungando i tempi dei controlli. In coda non è mancato qualcuno che ha sbuffato, anche se la maggior parte sembrava capire il momento, seppur non tutti indossavano la mascherina nonostante, di fatto, siano stati assembrati. Rispetto a Milano ed Empoli, situazione meno complicata a Torino per la sfida tra granata e Atalanta. Meno gente, anche se qualche coda si è formata e non tutti con la mascherina. È, quindi, questo il copione al quale si è assistito ieri a partire dal pomeriggio.

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ATTESA ALL'OLIMPICO

Invece, sono 24 mila (al momento) i tifosi attesi per la prima partita di campionato tra Roma e Fiorentina, in programma stasera all'Olimpico. Sarà il primo match di campionato nella Capitale con il Green pass. Anche in questo caso la Questura raccomanda di avere a portata di mano all'ingresso il certificato verde, il documento e il biglietto per agevolare i controlli. Attesi circa cento tifosi ospiti che arriveranno nella Capitale con mezzi propri.

Da Roma a Napoli. E prima ancora a Bologna e Udine. Qui al Friuli ci sarà il debutto della Juventus di Massimiliano Allegri.

 

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