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L’incubo per il Manchester City, che arriva da cinque sconfitte di fila in questa stagione, si è materializzato al minuto 89, quando Hancko ha regalato un punto insperato al Feyenoord, completando una rimonta storica da 3-0 a 3-3. Questo è in assoluto il momento più difficile nella carriera di Pep Guardiola, che soltanto pochi giorni fa ha rinnovato il contratto fino al 2027 (senza clausole, così pare, per un’eventuale separazione anticipata, qualora il club venisse penalizzato nella vicenda giudiziaria che lo vede coinvolto riguardo il Fair Play Finanziario).
Ma a fare notizia non è stata soltanto la remuntada olandese, ma anche i graffi sul naso e sul volto di Guardiola, quando il catalano si è presentato nel post gara per commentare il blackout della sua squadra: «Me lo sono fatto con un dito, un’unghia. Volevo farmi male da solo», ha detto zittendo subito chi si immaginava una lite furibonda nello spogliatoio dei Citizens. Per il club inglese il momento è davvero difficile. Nel match contro il Feyenoord è evidente che tutti, tra le fila del Manchester (e, quindi, Guardiola compreso), erano convinti che ormai al 75’ la partita fosse vinta. Il catalano ha fatto tre cambia e non si è capito più niente. Gvardiol è stato il peggiore in campo e sul 3-2 i Citizens hanno continuato ad attaccare lasciando troppi spazi, fino al gol del 3-3. Un pareggio che servirà da lezione anche a un tecnico esperto come Pep.