L'incubo Erling Haaland tormenta i sonni del Siviglia. La squadra andalusa che domani a Dortmund, nel ritorno degli ottavi di Champions, tenterà l'impresa di rimontare il 2-3 subito in casa dal Borussia all'andata, dovrà vedersela di nuovo con il fenomenale ventenne norvegese che sta battendo ogni record in fatto di reti. Haaland ne ha fatte due anche ai sivigliani, ed è il capocannoniere di Champions con otto reti.
Invece la sua ultima prodezza in fatto di gol è stata inutile: sabato scorso, nel 'Klassiker' contro il Bayern, ha fatto doppietta nei primi nove minuti della sfida, ma alla distanza è venuto fuori il grande rivale Lewandowski con una tripletta che ha dato il successo ai bavaresi. Ma domani è un'altra storia, il Siviglia trema e l'allenatore Julen Lopetegui e il dg Monchi (al quale, quando lavorava per la Roma, l'allora giovanissimo norvegese venne consigliato) sono ben consapevoli che sia Haaland il pericolo numero uno. A spiegare cosa stia facendo Haaland bastano le cifre: con la doppietta realizzata contro il Bayern, l'ex del Salisburgo ha raggiunto la 'magica' quota di 100 gol da professionista a soli 20 anni, e in appena 146 partite.
Tanto per fare dei paragoni, Messi ha avuto bisogno di 210 match, Ibrahimovic di 245 e Cristiano Ronaldo di 301.