Iago Falque al Benevento,
Inzaghi torna alla carica

Iago Falque al Benevento, Inzaghi torna alla carica
di Luigi Trusio
Giovedì 10 Settembre 2020, 11:00
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Dopo sei colpi è ora di tirare il fiato. Ma solo in apparenza, perché il mercato del Benevento non si ferma: la squadra non è ancora completa, servono altri rinforzi. Almeno due in attacco, un esterno offensivo, una prima punta e qualche altro tassello in difesa. E occorre qualche under per garantire rotazioni al di fuori della lista dei 21. Per il trequartista il Benevento torna alla carica per Iago Falque, dopo averlo già sondato una decina di giorni fa come già anticipato. Il problema è sempre lo stesso: la mezzapunta spagnola è in attesa delle valutazioni che sta facendo il Torino e in particolare Giampaolo sulla sua permanenza in granata. Se sia o meno una pista concreta in questo momento è difficile dirlo: visto lo stallo perdurante nella trattativa che porta a Gervinho (che rimane la prima scelta di Inzaghi) il Benevento doveva cautelarsi con un'alternativa per non essere costretto a virare su un profilo differente come accaduto con Dabo una volta sfumato Bonaventura. Pasquale Foggia nonostante la giovane età è una vecchia volpe: sarà un caso, ma Lapadula si è sbloccato quando ha cominciato a circolare il nome di Pavoletti. Iago Falque interessa, è un calciatore che piace a Inzaghi, ma è chiaro che il top sarebbe Gervinho. Il Benevento non ha alcuna intenzione di farsi prendere per il collo dal Parma e ha messo la sua offerta sul piatto per l'ivoriano, ovvero 4 milioni di euro. Non è una guerra di nervi e neppure una gara a chi cede prima, sono le dinamiche di un mercato in cui si sta muovendo poco o nulla, dove soldi ne girano pochi e non possono essere sempre gli stessi club a farli circolare. Le neopromosse indubbiamente hanno un gap da ridurre e stanno facendo il possibile, ma neppure si possono permettere di spendere con la prospettiva di stadi chiusi almeno fino a ottobre, l'impossibilità di fare abbonamenti e vendere pacchetti pubblicitari dove inserire cartellonistica e soprattutto tagliandi, che per gli sponsor rappresentano il merchandising più ambito. Il Benevento ha perso 5 milioni di euro di incassi in seguito alle gare a porte chiuse post-Covid, durante le quali avrebbe riempito il «Vigorito» sistematicamente in attesa del trionfo e anche dopo per i festeggiamenti, senza contare le percentuali su quelle in trasferta, dove avrebbe portato intere carovane. Nonostante queste difficoltà e a fronte di un'ulteriore previsione di perdita quantizzata da «Il Mattino» in ulteriori 15 milioni tra abbonamenti, ticketing, merchandising e sponsorizzazioni, il club giallorosso si sta ugualmente impegnando risorse per allestire una squadra competitiva. Manca ancora qualche tassello e poi ci sono le cessioni, l'ostacolo più pesante da arginare.

Nel frattempo ieri il club ha ufficializzato i rinnovi fino al 30 giugno dell'anno prossimo di capitan Maggio e Gori. Ma nei pensieri di Inzaghi restano Llorente e Cornelius come prime punte, Gervinho e Iago come esterni. Foggia ha fatto un tentativo in extremis per Zajc sul quale è piombato il Genoa e guarda con interesse al mercato estero da cui potrebbe attingere ancora qualcosa. L'asse col Pescara per gli uomini in uscita è sempre caldo, ma Oddo si è messo di traverso per Iemmello, che difatti Davide Lippi sta tentando di piazzare al Las Palmas. Il tecnico biancazzurro piuttosto ha chiesto Moncini, che pure potrebbe finire col partire ai primi ottobre. In Abruzzo potrebbero finire anche un paio tra Antei, Tuia, Volta, Improta e Vokic, ma nel caso di Antei il problema è l'ingaggio elevato.

Dopo il test con la Reggina (confermata la diretta su Ottochannel), altra amichevole a porte chiuse il 19 settembre con la Lazio all'Olimpico (ore 18) con la suggestiva sfida tra i fratelli Inzaghi che anticipa di fatto quella prevista il 16 dicembre al «Vigorito». Il nuovo acquisto Dabo è atteso in città per stasera, al massimo domani mattina. Ieri Oreste Vigorito era a Milano per l'assemblea in cui i 20 club decideranno se accettare o meno l'offerta dei fondi di private equity, interessati alla media company della Lega che verrà creata per la gestione dei diritti tv e commerciali. Sul tavolo due offerte, entrambe per rilevare il 10% della nuova media company: da una parte quella del trio Cvc, Advent e Fsi da 1,625 miliardi, dall'altra quella del duo Bain-Nb Renaissance da 1,35 miliardi, entrambe inoltre con meccanismo di minimi garantiti da 1,5 miliardi di ricavi annui seppur con modalità diverse.
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