PERUGIA - Nella giornata di sabato 18 febbraio è morto Ilario Castagner. L'annuncio dal figlio Federico sui social network: «Oggi se ne è andato il sorriso più bello del Calcio italiano. Grazie a tutti i medici e al personale sanitario dell'Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia che in queste ultime settimane si sono presi cura di lui. Ciao papà...». La notizia è stata confermata anche dal sindaco di Perugia, Andrea Romizi, che ha espresso cordoglio per la scomparsa dell'ex tecnico.
Chi era
Castagner è stato il tecnico del Perugia che nel 1974 concluse il campionato da imbattuto, (primo tecnico a riuscirci) classificandosi al secondo posto in classifica dietro al Milan e sfiorando il sogno dello scudetto.
Scende quindi in Serie C, livello dove prosegue tutto il resto della sua carriera, vestendo per un anno la maglia del Legnano prima di essere notato da Guido Mazzetti, allora allenatore del Parma, che decide di portarlo con sé nella nuova avventura al Perugia, dove Castagner milita per il successivo triennio; nell'ultima stagione in Umbria, 1963-1964, l'attaccante coglie il suo miglior risultato personale vincendo con 17 reti la classifica marcatori del girone B di terza serie. Segue poi un altro triennio al Prato, prima di chiudere precocemente la carriera sportiva nel 1969, all'età di ventotto anni, nelle file del Rimini. Dall'agosto 2005 all'ottobre 2006 ricopre la carica di direttore tecnico e presidente onorario del Perugia, club in fase di ricostruzione dopo il fallimento della gestione Gaucci, sotto la presidenza di Vincenzo Silvestrini. Dopo il ritiro intraprende l'attività di commentatore televisivo collaborando dapprima con Telemontecarlo e, in seguito, con Mediaset Premium e Rai Italia.