Indagine sulla vendita del Milan: si ipotizza il reato di appropriazione indebita, acquisizioni da parte della Guardia di Finanza

L'inchiesta è nata da un esposto di un ex socio di minoranza del club

Indagine sulla vendita del Milan: si ipotizza il reato di appropriazione indebita, acquisizioni da parte della Guardia di Finanza
Indagine sulla vendita del Milan: si ipotizza il reato di appropriazione indebita, acquisizioni da parte della Guardia di Finanza
di Salvatore Riggio
Giovedì 26 Gennaio 2023, 14:27 - Ultimo agg. 18:57
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Acquisizioni da parte della guardia di finanza, in alcuni uffici ma non nella sede del Milan, nell’ambito di un’inchiesta con al centro la vendita del Milan dal fondo Elliott a RedBird di Gerry Cardinale dell’agosto scorso. Parte da un esposto dell’ex socio di minoranza nella gestione del club, la lussemburghese Blue Skye di Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo. Da quanto si apprende, al momento, si ipotizza una presunta appropriazione indebita, ma non ci sono indagati. Da ricordare che lo scorso settembre Blue Skye e la sua controllante Luxembourg Investment Company avevano presentato al Tribunale civile di Milano un ricorso d’urgenza per bloccare la vendita del Milan, ma poi avevano rinunciato all’istanza cautelare prendendo atto che la compravendita era stata già perfezionata a fine agosto. Nel ricorso le società lussemburghesi lamentavano, tra le altre cose, di non aver mai «potuto ottenere alcuna informazione su questa vendita, alla quale erano direttamente interessate» e parlavano di un’operazione «opaca». Ed era stato spiegato dai legali che restava pendente un procedimento, avviato sempre da Blue Skye contro Elliott, su un capitolo della vicenda, in particolare quello del pegno. Davanti al Tribunale di Milano, infatti, pendeva una causa nel merito, intentata il 9 settembre 2022, con cui si chiedeva «l’accertamento della invalidità della rinuncia» al pegno «esistente in favore di Project Redblack», società veicolo costituita nel 2017 per l’operazione di investimento nel Milan e in cui entrò all’epoca Blue Skye. Inoltre, sia in Lussemburgo sia a New York erano state intentate due cause: la prima per annullare l’accordo che aveva portato alla vendita del Milan; la seconda con al centro documentazione richiesta da Blue Skye a Elliott.

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