Insigne tra Toronto e Napoli:
«Tornerei solo per giocare a casa»

Insigne tra Toronto e Napoli: «Tornerei solo per giocare a casa»
di Bruno Majorano
Mercoledì 14 Settembre 2022, 07:00 - Ultimo agg. 15 Settembre, 07:30
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Lontana dagli occhi, ma non lontana dal cuore. Napoli per Lorenzo Insigne è un chiodo fisso. Non la dimentica. Né oggi né mai e ogni occasione diventa quella buona per raccontare del suo amore con la città e la maglia azzurra. Lo ha fatto anche in occasione dello speciale «Toronto Little Italy» che sarà disponibile da oggi in esclusiva su Dazn. Si tratta di un viaggio nella città canadese ormai casa di tre grandi calciatori italiani: Lorenzo Insigne, Federico Bernardeschi e Domenico Criscito. E i compagni di squadra del Toronto saranno i protagonisti di questo speciale oltreoceano. Lorenzo si racconta, tra spaccati di vita, campo e ovviamente partite Il nuovo contenuto fa parte di «Dazn Heroes», storie e incontri inediti con grandi personaggi dello sport, firmata dalla piattaforma di live streaming sportivo. 

«Non nascondo che mi manca giocare con la maglia del Napoli, però ho fatto la mia scelta e non me ne pento. Sono il primo tifoso e Napoli è casa mia. Se andrò via da qua sarà per tornare a Napoli. Ora sto qui e penso a stare bene. Ora, da qui, fa male vedere le loro partite e non stare in campo, però purtroppo è la vita», Lorenzo Insigne mette subito le cose in chiaro: sul presente, certo, ma soprattutto sul futuro. Perché oggi è al Toronto ma domani chissà. Anzi, si sa: Napoli o nient'altro. E il passato? Anche quello è rigorosamente a tinte azzurre. «Il rimpianto che abbiamo avuto la possibilità sia con Sarri sia con Spalletti di vincere lo scudetto e non ci siamo riusciti. Eravamo a tanto così, soprattutto con Sarri, e spero che un giorno anche ora che non ci sono più il Napoli possa raggiungere questo traguardo perché i tifosi veramente se lo meritano, perché danno tanto alla squadra la città da tanto alla squadra e non riceve questo affetto.

Speriamo che un giorno possano festeggiare perché se lo meritano. E soprattutto spero che i tifosi siano sempre orgogliosi e fieri di me, in occasione della mia ultima gara con il Genoa ho sentito tanto il loro affetto».

Dopo l'addio di Lorenzo Insigne la fascia di capitano del Napoli è passata sul braccio di Giovanni Di Lorenzo. «Gli ho mandato un messaggio perché lui è il nuovo capitano: è il mio erede», racconta ancora il napoletano. «Gli ho fatto un in bocca al lupo perché non è facile essere capitano al Napoli però lui ha tutte le potenzialità per farlo. In qualsiasi momento, se avrà bisogno di un consiglio, ci sarò perché sono napoletano e so cosa significa giocare con quella maglia e fare il capitano. Già lo sapevo che se fosse andato via Koulibaly sarebbe stato lui il capitano, perché ha carattere, poi è uno che lavora tanto e sta sempre a disposizione del mister e dei compagni, e ha esperienza, abbiamo vinto l'europeo insieme. Sono contento che sia lui il mio erede».

Non solo Insigne, anche Mimmo Criscito si è raccontato a Dazn. «L'unico rimpianto vero che ho è non aver partecipato agli europei del 2012 dove ero stato indagato per calcioscommesse e poi assolto mesi dopo, quello è un rimpianto. Da quel momento anche la mia avventura con la nazionale è cambiata». 

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