Italia-Croazia finisce 1-1. Partita sospesa per lancio di fumogeni, poi si torna in campo. Buffon, che papera -Pagelle

Partita interrotta per lancio di fumogeni
Partita interrotta per lancio di fumogeni
di Ernesto De Franceschi
Domenica 16 Novembre 2014, 20:04 - Ultimo agg. 17 Novembre, 08:57
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MILANO - Le urla dei bambini che fuggono da San Siro quando ancora in campo si gioca. Eccola la fotografia di una serata rovinata. L’Italia pareggia contro la Croazia e ora la Norvegia incalza.

«Non ci arrendiamo mai - spiegherà Conte a fine match - Visti gli infortuni che avevamo, c’è stata la voglia di portare a casa un buon risultato davanti a un avversario più rodato di noi». Ma più che i 22 in campo, protagonisti sono stati i 6mila ultrà croati calati al Meazza. Fumogeni, bengala e maxi-petardi entrati allo stadio chissà come e lanciati dal secondo anello della curva sud ripetutamente in campo, cariche della polizia e paura in tribuna, tanto da costringere l’arbitro olandese Kuipers a sospendere il match per 2’ dopo il gol del pari croato e per una decina di minuti al 31’ della ripresa, quando addirittura il direttore di gara ha spedito negli spogliatoi le squadre minacciando di far finire lì la partita. Scene che hanno ricordato tanto quelle di Marassi quattro anni fa in Italia-Serbia. «Questo non è calcio. Chiedo scusa io per i tifosi», ha detto il ct craoto Kovac. «Incredibile - è il commento polemico di De Rossi, ieri alle centesima in azzurro - eppure a Roma ti controllano anche le impronte digitali prima di entrare allo stadio».

Con l’1-1 di Milano l’Italia di Conte interrompe a 4 la serie di vittorie di fila: un azzurro spento per larghi tratti del match, spesso in balia del delizioso palleggio dei croati, che si permettono il lusso di lasciare in panchina l’interista Kovacic (con Mancini in tribuna a studiarlo).

Ma proprio quando Modric, Rakitic e Perisic sembrano padroni di San Siro (fastidiosi anche i fischi by partisan agli inni), ecco la rasoiata di un Candreva onnipresente (da terzino ad ala la fascia destra è tutta sua) che spacca il match. Peccato che dopo appena 4 giri di lancetta arrivi la papera che on t’aspetti, quella del capitano Buffon che si fa passaresotto le braccia un tiro non impossibile del gioiellino del Wolfsburg (si capisce perché il Napoli l’abbia eletto come sostituto di Insigne). L’Italia stenta, il deludente Pasqual si fa male (entra l’esordiente Soriano), la famosa difesa a tre di Conte trasformata pressoché constantemente in una linea a 5 e poi in un’inedita retroguardia a 4 quando nella ripresa si rivede in azzurro El Shaarawy (assente dalla Confederations Cup del 2013), in campo al posto di uno scontento Immobile.

Il milanista ci prova spesso da fuori, ma nel finale è il solito Perisic a graziarci in contropiede. Ad un’Italia incerottata e col cartello lavori in corso per ora va bene così. Domani si torna in campo a Genova contro l’Albania. Ma quello sarà un azzurro sperimentale.

LE PAGELLE DEGLI AZZURRI (di Marco Zorzo) Queste le pagelle dell'Italia: bene Candreva e El Shaarawy, Buffon paga l'errore sul gol di Perisic.

BUFFON 5

Una paperaccia che pesa come un macigno sul pareggio croato: il pallone calciato da Perisic gli passa sotto la pancia. Ahi ahi Gigi.

DARMIAN 6

Novità in difesa: attento e non tradisce troppa troppa emozione.

RANOCCHIA 6.5

Tra i migliori. Il capitano dell’Inter, tra l’altro, salva un gol fatto sulla linea prima del riposo.

CHIELLINI 6

Dalla sua parte soffre un tantino le percussioni dei croati, che prediligono la corsia di destra per creare preoccupazioni all’Italia di Conte. Se la deve vedere con Olic, scorbutico cliente.

DE SCIGLIO 5.5

Spostato a destra prova pure la conclusione, senza però la cattiveria necessaria per far male alla Croazia. Dopo l’uscita di Pasqual è tornato sulla corsia mancina.

CANDREVA 7

Realizza la sua prima rete con la maglia azzurra: una rasoiata dai 20 metri che non lascia scampo a Subasic. Un gol che vale il prezzo del biglietto. C’è da dire che è anche l’unica conclusione azzurra nello specchio della porta nella prima frazione.

DE ROSSI 6

Il gladiatore fa 100 presenze con l’Italia. In pratica è difensore aggiunto che si cura di Rakitic. Sprona i suoi compagni col temperamento di un vero leader dopo la rete del pari croato.

MARCHISIO 5.5

Il vice Pirlo gli riesce meglio nella Juve. La serata a San Siro non è gran che per il Principino.

PASQUAL 5.5

Meno di mezz’ora senza lasciare il segno. Poi è costretto al forfait per infortunio (28’ pt Soriano 6: il sampdoriano si aspettava l’esordio a Marassi martedì. Invece Conte lo getta nella mischia. La sua prima volta in azzurro è positiva).

IMMOBILE 5.5

Non è facile la vita di Ciro con i difensori croati. Troppo impreciso e finisce spesso in off side (8’ st El Shaarawy 6.5: quattro conclusioni in pochi minuti: è tornato il Faraone, quello che tira in porta più di tutti gli azzurri. E pensare che nei suoi primi 10’ è stato costretto a fare il terzino su Srna).

ZAZA 6

Offre a Candreva il pallone dell’1-0. Ci prova anche nella ripresa senza fortuna prima della sostituzione (18’ st Pellè 6: dà profondità alla squadra, guadagna pure un paio di piazzati che tengono lontana la Croazia dall’area azzurra).

CONTE 6

Fa di necessità virtù, viste le tante assenze. Non possiede i giocolieri del suo collega Kovac. La sua Italia operaia viene graziata da Perisic nel finale e porta a casa un pareggio.

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