Solo cinque azzurri “inginocchiati” nel pre-gara contro il Galles: «Noi lasciamo i giocatori liberi di manifestare le proprie sensibilità e convinzioni – spiega il presidente della Figc Gravina – e ieri alcuni hanno seguito la prassi, altri hanno applaudito con i nostri tifosi. Come Federazione abbiamo posto in essere attività contro ogni forma di razzismo, ma non ci può essere nessuna forzatura o imposizione per i nostri ragazzi». Pronti a volare a Wembley, dove non c'è nessun dubbio che si svolgerà la finale, secondo Gravina, senza ripensamenti: «Smentisco categoricamente la possibilità di una final four a Roma, così come dello spostamento della possibile ultima gara a Budapest. Non è vero che la Uefa strizza l'occhio ai paesi che hanno aperto a tutti senza limitazioni, è preoccupata per queste realtà. Noi abbiamo dimostrato grande senso di responsabilità per gli atleti e gli spettatori. Chiederemo per i quarti a Roma di avere un'implementazione dei sostenitori, ma sempre nel massimo rispetto della sicurezza, anche in vista della ripartenza del 22 agosto della Serie A dove stiamo lavorando per un nuovo Protocollo da presentare al ministro Speranza, alla luce degli ultimi dati positivi».
CAVALCATA
Il numero del calcio si dice orgoglioso del percorso azzurro: «Lasciamo accese le luci su Wembley, questa Italia ha dimostrato quanto può fare bene. L'entusiasmo ci vede protagonisti in campo, ma anche fuori. Sono impresse in tutti le immagini degli azzurri che festeggiano e contaminano i tifosi. Credo che questa Nazionale sia un regalo per il Paese e per tutti gli italiani dopo mesi di sofferenza. E' l'Italia che tutti volevano, dove il gioco e il gruppo sono stati i protagonisti indiscussi. C'è la gioia dello stare insieme, i ragazzi lo stanno dimostrando e sono orgogliosi di rappresentare un'intera Nazione. Tutto questo non è stato generato dagli ultimi tre successi, ma affonda le sue radici in un percorso esaltante di tre anni, organizzato e supportato da tutti».
ESPERIENZA
A proposito, dopo 10 giorni chiude “Casa Azzurri”: «Quello italiano è un modello vincente oggi, ci stiamo risollevando, raccontando una nuova storia e voglio soffermarmi su tre temi.