Italia-Polonia senza Bonucci, Evani:
«In emergenza, ma c'è da vincere»

Italia-Polonia senza Bonucci, Evani: «In emergenza, ma c'è da vincere»
Sabato 14 Novembre 2020, 19:51 - Ultimo agg. 20:01
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Arriva Italia Polonia, gli azzurri con una vittoria scattano primi nel girone 1 di Nations League. E quindi a un passo dalle Final Four. In più, balzo avanti anche nel rankink, ultile per andare a giocare il Mondiale in Qatar da teste di serie. Out Mancini, così Immobile e Gagliardini, tornato a Milano perché "sospetto" positivo. «Innanzitutto non sarà una partita qualunque, la Nations League è una competizione importante e non vogliamo perdere posizioni nel ranking Uefa. Affronteremo una Polonia forte con qualche defezione, ma sul campo le daremo del filo da torcere». Così il vice ct della Nazionale italiana, Alberico Evani, alla vigilia del match di Nations League contro la Polonia. «I polacchi sono in crescita, hanno il miglior bomber d'Europa, Lewandowski, e altri elementi importanti come Zielinski -aggiunge Evani che domani a Reggio Emilia guiderà ancora gli azzurri al posto di Roberto Mancini ancora positivo al Covid-. Nel gioco siamo però stati sempre superiori alla Polonia, speriamo di esserlo anche stavolta. Il ct Mancini ha sempre insegnato due cose a questa squadra: il bel gioco e la supremazia in campo».

«Volevo esserci a tutti i costi, ma purtroppo non posso.

Ho spinto tanto e stretto i denti negli ultimi 20 giorni, già con la Lazio nell'ultima mezz'ora sentivo fastidio. Purtroppo è un crescendo di dolore, sono costretto a fermarmi». Il difensore della Juventus, Leonardo Bonucci, spiega così, ai microfoni di Rai Sport, il suo forfait per le partite della Nazionale contro Polonia e Bosnia. «A Torino valuteremo i tempi di recupero. Ci tenevo a esserci, ma purtroppo non sto bene», dice  Bonucci. Che conclude, da sindacalista, su stipendi e salute nel calcio in tempo di pandemia. «Da parte nostra c’è la disponibilità a trovare un punto d’incontro che faccia contenti tutti, ma la salute deve essere al centro. La riduzione degli ingaggi? I calciatori sono disponibili a qualsiasi incontro e approccio. Nel calcio girano tanti soldi e noi siamo fortunati, però non si salva solo chiedendo ai calciatori di ridursi l’ingaggio»

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