Jorginho, ecco l'asso
Champions di Mancini

Jorginho, ecco l'asso Champions di Mancini
di Roberto Ventre
Giovedì 10 Giugno 2021, 08:04 - Ultimo agg. 18:56
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Fa girare al meglio l'Italia di Mancini, come ha fatto girare al meglio il Chelsea di Tuchel vincitore dell'ultima Champions League, come faceva girare al meglio il Napoli di Sarri. Jorginho è il faro della Nazionale, a centrocampo i palloni passano per lui, il perno centrale nel 4-3-3 del ct azzurro. Gioca sempre a uno, massimo due tocchi con semplicità ed efficacia: il playmaker perfetto che esalta i movimenti di squadra servendo sempre i compagni con i tempi giusti senza ritardare mai l'azione.

Mancini lo ha considerato un punto fermo fin dal primo momento del suo progetto tecnico, il brasiliano naturalizzato italiano venne schierato già nella prima amichevole contro l'Arabia Saudita, l'esordio del ct azzurro sulla panchina della Nazionale e poi contro la Polonia nel match di esordio in Nations League segnò il suo primo gol: in totale di reti con l'Italia ne ha realizzate cinque, tutte dagli undici metri, è lui il rigorista infallibile della nazionale azzurra.

Serenità che mostra anche sui tiri dal dischetto e che è uno dei sui punti di forza: Jorginho in campo riesce a mantenersi freddo, lucido e a tirare fuori sempre il meglio. E poi fa la differenza perché gioca con il sorriso, si diverte proprio come fa con l'Italia di Mancini e come faceva con il Napoli di Sarri. Ci sono delle similitudini tra le due squadre, stesso sistema di gioco, il 4-3-3, stessa mentalità offensiva, automatismi perfetti e tutti messi nella condizione di rispondere al meglio. Un'orchestra perfetta l'Italia di Mancini, come lo era il Napoli di Sarri e Jorginho è quello che detta i tempi e dà equilibrio a centrocampo tenendo sempre la squadra compatta.

In Nazionale ha ritrovato Insigne, suo vecchio compagno in maglia azzurra, legatissimo a lui e a tutti gli altri vecchi compagni, legatissimo a Napoli, alla città, alla tifoseria.

Quattro anni e mezzo, la coppa Italia e la Supercoppa Italiana vinta nel 2014 con Benitez e i tre anni fantastici con Sarri e il sogno scudetto sfumato nel 2018.

Poi l'addio e il trasferimento al Chelsea dove ha ritrovato il tecnico toscano da allenatore e ha vinto l'Europa League. A fine maggio il trionfo in Champions League e ora l'Europeo che sogna di poter vivere da protagonista con l'Italia. Domani sera all'Olimpico l'esordio con la Turchia, punto di riferimento fisso a centrocampo, al suo fianco da mezzali agiranno Barella e Locatelli (Verratti ha ripreso solo martedì ad allenarsi con il pallone). Jorginho vuole continuare il sogno e aggiungere un'altra pagina da incorniciare a una carriera che l'ha visto crescere passo dopo passo: ora è pronto a spingere l'Italia agli Europei.

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