Juve, Sarri e l'affetto per il Napoli:
«Sono stato strumentalizzato»

Juve, Sarri e l'affetto per il Napoli: «Sono stato strumentalizzato»
Sabato 1 Febbraio 2020, 14:18 - Ultimo agg. 15:05
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«Mi sembra strano strumentalizzare una frase ovvia. È chiaro che uno rimanga affezionato a un gruppo che mi ha permesso di arrivare al Chelsea e alla Juve, la società più importante d'Italia». Maurizio Sarri respinge le critiche per essersi detto «contento per i ragazzi a cui sono affezionato» dopo la vittoria del Napoli sulla sua Juventus. «Alla Juve perdere una partita è pesante, perderla giocando male ancora di più. Il tifoso juventino si conquista coi risultati. È giusto che i tifosi siano arrabbiati».

«Il tifoso juventino si conquista coi risultati, strano che si sia strumentalizzata una mia frase banale post Napoli. Per cosa mi piacerebbe essere ricordato? Per aver vinto qualcosa, prima di tutto». Patti chiari e amicizia lunga. Maurizio Sarri non è preoccupato dal calo di Napoli e nemmeno dagli acquisti dell’Inter, e sulle polemiche del San Paolo nessun passo indietro. “Ho trovato strano strumentalizzare una frase banale come quella che ho detto dopo la partita. Se uno lavora tre anni in un gruppo è normale rimanere affezionati a quei ragazzi che mi hanno permesso di arrivare al Chelsea e al top in Italia alla Juve. Uno ci rimane affezionato, capita a chiunque faccia un buon lavoro in un posto. I tifosi erano giustamente arrabbiati per la brutta prestazione e il risultato. Lo comprendo. Alla Juve perdere una gara è pesante, ancora di più giocando male».

NESSUN ALLARME

«Nell’ultimo periodo i gol subìti mi sembravano una problematica superata, qualcosa da migliorare ce l’abbiamo sicuramente. Dobbiamo applicare un livello di attenzione superiore, ma non è semplice quando si parla di reazioni mentali, non fisiche e nemmeno tattiche. I gol subìti non preoccupano ma tutto ci deve fare riflettere. Il percorso è buono, abbiamo fatto meglio in Champions e in Coppa Italia rispetto all’anno scorso, magari qualcosa meno in campionato».

FIORENTINA RINATA

«La Fiorentina difende con densità e applicazione non comune, soffoca gli spazi con la difesa bassa e ha giocatori per ripartenze.
Dobbiamo muovere la palla velocemente
»

MERCATO GENNAIO
«Il mercato mi interessa poco, i punti si fanno in campo non sulla carta, non so se il mercato invernale sposta gli equilibri. Non ho chiesto nulla in estate, e nemmeno a gennaio. Io mi devo adattare alle caratteristiche di questa rosa forte, sarebbe presuntuoso pensare di cambiare 7-8 giocatori a questi livello, e impossibile a livello economico. Devo farli a rendere al meglio».

TRIDENTE

«Quella di Napoli è stata una partita che tatticamente non può fare testo, la mancanza di energie nervose va a influire su tutto. Ci siamo arrivati senza energie mentali, è difficile valutare il tridente. La prestazione fisica e tattica decade, la squadra si allunga. Con la Roma è stata la nostra miglior prestazione fisica della stagione per quantità e qualità di corsa, la condizione fisica non cambia in 4 giorni, la stanchezza non è un alibi».

CAN E KHEDIRA

«Emre Can? Ci sono situazioni normali, avevo 27 giocatori e non ho chiesto nulla, se ce ne sono 1-2 in difficoltà nell’inserimento in questo tipo di gioco mi pare una cosa normale. Questo non inficia le qualità di Can che in un altro contesto può diventare basilare. Khedira? E’ in fase di riatletizzazione,  non è ancora aggregato al gruppo, i tempi di recupero al momento non sono facilmente valutabili».
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