Juventus, Szczesny è a un passo
Nel mirino anche Verratti e Di Maria

Marco Verratti
Marco Verratti
di Timothy Ormezzano
Martedì 6 Giugno 2017, 08:51 - Ultimo agg. 11:03
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«Il ciclo non è finito», è il messaggio circolato alla Juve dopo Cardiff. Ma per continuarlo serve il via libera di Allegri. Vertice imminente, oggi o domani, poi 35 giorni di vacanza e ritrovo a Vinovo il 10 luglio. Da Torino filtra un certo ottimismo, nonostante le voci di un possibile inserimento del Psg con 10 milioni di motivi (all'anno) per sedurre il Conte Max. 

Lui in sostanza chiede due cose per prolungare fino al 2020, intanto che i suoi tifosi chiedono alla Signora di accontentarlo: un ingaggio top da 7-8 milioni più bonus, in modo da arrivare a quota Higuain, e due innesti di altissima qualità tra centrocampo e attacco per puntare verso la finale di Kiev 2018. Di Maria e Verratti sono i preferiti, ma trattare con il Psg non è semplice dopo il caso-Coman. E allora andrebbero benone anche uno tra Douglas Costa o James sulla trequarti più uno tra Iniesta, Matic, Tolisso, Fabinho oppure Paredes a centrocampo.
Per adesso sul piatto ci sono Schick e Keita. «Potremmo trovare l'accordo entro sabato», scalpita l'attaccante ceco. Non resta che raggiungere l'intesa con la Samp o pagare i 25 milioni della clausola rescissoria. A un passo dai bianconeri c'è anche Szczesny - pronti 16 milioni per l'Arsenal più 4 a stagione per il portiere polacco -, anche se il sogno resta Donnarumma. 

«Aver perso di nuovo la finale fa malissimo. La frustrazione è immensa. Ma ci rialzeremo e prima o poi vinceremo anche la Champions», scrive Lichtsteiner ripensando a Cardiff. «Non è andata come volevamo ma abbiamo fatto di tutto» è invece il messaggio costato qualche contestazione a Dybala, accusato sui social di scarso impegno in finale di Champions. «Chi perde è sconfitto, ma non vinto - ha aggiunto la Joya -. Ancora più uniti, ancora più convinti, ricominciamo da qui. Oggi più di prima».

Più di prima ma non come prima. Il dopo-Cardiff non sarà come il dopo-Berlino, quando partirono Pirlo, Vidal e Tevez. La strategia è evitare cessioni illustri, a cominciare da due elementi richiestissimi da City e Chelsea, Alex Sandro e Bonucci, quest'ultimo inserito con Buffon e Pjanic in una Top 11 Uefa che conta ben 8 giocatori del Real Madrid bicampione d'Europa.
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