Juventus, Pirlo chiude a Suarez:
«Il centravanti? Non c'è fretta»

Juventus, Pirlo chiude a Suarez: «Il centravanti? Non c'è fretta»
di Alberto Mauro
Sabato 19 Settembre 2020, 14:51 - Ultimo agg. 16:11
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TORINO “Dubbi non ne ho, certezze tante. Sono alla Juventus e alleno una squadra di campioni”. Andrea Pirlo non è cambiato da quando in campo pretendeva il pallone, anche se marcato a uomo. Il senso è lo stesso: tranquilli, ci penso io. Anche a parole, al debutto da allenatore, contro Ranieri che di panchine ne ha 1281alle spalle. Gli infortuni, il centravanti che deve ancora arrivare, i 90 milioni di rosso di bilancio e l’esordio non lo preoccupano perché Pirlo sa esattamente cosa serve a questa Juve e proverà a darglielo, la sua seconda vita in bianconero inizia dalla Samp. “Mi sono inserito benissimo in questo ambiente, è stato facile. Ora iniziano le partite vere, ma ho la certezza di allenare una squadra forte. Abbiamo fatto una settimana di lavoro importante e ho abbastanza giocatori a disposizione per domani. Sapevamo di dover fare a meno di de Ligt e Dybala, Alex Sandro? Ho svariate possibilità per sostituirlo, domani deciderò”.
CENTRAVANTI - “Lo stiamo aspettando tutti ma il mercato è lungo, siamo sereni e contenti dei giocatori che abbiamo a disposizione, non c’è fretta. È difficile che Suarez possa essere lil prossimo numero 9 della Juventus per via dei tempi lunghi del passaporto”.
SAMP - “Mi aspetto una partita difficile. Ranieri lo conosciamo, è un allenatore bravo, lo ha sempre dimostrato. Sarà difficile perché loro verranno qua con due linee molto strette, noi cercheremo di trovare spazi per attaccarli.
SARRI - “Io ho le mie idee, Sarri aveva le sue che possono anche essere simili, ma sono qua per portare avanti la mia idea di calcio. Sono due culture diverse, l’obiettivo è lo stesso però”.
OBIETTIVI - “Sarà una stagione particolare per tutti, voglio un atteggiamento positivo, la ricerca continua della palla: sono le cose principali sulle quali abbiamo lavorato in questo mese. Ci vuole tempo, ma qualcosa è già entrato in testa. Kulusevski e Pellegrini, ad esempio, sono nuovi ma conoscono già il campionato italiano”.
EX COMPAGNI - “Si stano comportando tutti benissimo, da grandi professionisti, mi chiamano Mister, com’è giusto che sia. Dobbiamo avere la ferocia di raggiungere gli obiettivi prefissati”.
 
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