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Juventus, la trappola per non pagare CR7. E spunta l'accordo segreto con Buffon e Chiellini

I “senatori” avevano condizioni migliori dopo la decisione sul blocco degli stipendi

Juventus, la trappola per non pagare CR7. E spunta l'accordo segreto con Buffon e Chiellini
Juventus, la trappola per non pagare CR7. E spunta l'accordo segreto con Buffon e Chiellini
di Valentina Errante
Articolo riservato agli abbonati
Lunedì 5 Dicembre 2022, 00:07 - Ultimo agg. : 6 Dicembre, 08:49
5 Minuti di Lettura

Sullo scoglio degli stipendi non pagati e della super liquidazione: 29 milioni di euro in tutto, i vertici della Juve rischiavano di arenarsi nell’estate del 2021. Quando il giocatore è stato venduto al Manchester United. Gli accordi per l’anno precedente, rivelato a metà dal management bianconero per nascondere le perdite dal bilancio, per CR7 prevedevano, come incentivo all’esodo, una liquidazione di 19 milioni nell’eventualità che non fosse più tesserato. Ed è proprio Andrea Agnelli a suggerire la strategia: se non li chiede non li diamo. Ma adesso il giocatore, attraverso i suoi legali, batte cassa. E così mentre ai “senatori”, Giorgio Chiellini e Gigi Buffon, che avevano mediato con i compagni di squadra per lasciare alla Juve gli stipendi (salvo recuperarli negli anni successivi), per nascondere le perdite in bilancio, il club aveva riservato un trattamento speciale, tentava di non rispettare gli accordi con il bomber. Nuovi elementi che emergono dalla richiesta della procura di Torino che, oltre a sollecitare gli arresti domiciliari per il presidente Andrea Agnelli e l’interdizione per altri dirigenti, voleva sequestrare alla Juve 437mila euro, frutto della presunta evasione fiscale. 

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RONALDO
È dal verbale di una riunione del 20 settembre 2021 che emerge la trappola a Ronaldo. In una email sequestrata dalla Finanza “Action list.docx. One company” e inviata ai vertici del club si riassume l’incontro di qualche giorno prima sulle Manovre stipendi 20-21. «Leonardo Bonucci - si legge - ha chiesto a nome della squadra, le integrazioni pattuite sulla base degli accordi dell’anno precedente». I conti per Ronaldo sono stati fatti: occorre liquidare le mensilità non pagate, pari a «28 lordi di Covid» a cui si aggiungerebbero «4 maturati ad agosto». All’incontro di settembre riassunto nell’email il presidente Andrea Agnelli chiede informazioni su CR7. «Sottolinea - si legge nel sunto della seduta - come questi sia andato via senza curarsi di finalizzare la sua posizione riguardo alla manovra stipendi. Suggerisce di non rincorrerlo ma di aspettare che sia lui a sollevare la questione se interessato». Il direttore sportivo Federico Cherubini «segnala che nessuno ha sollecitato CR7 su questo tema. L’importo della manovra che lo riguarda è pari a 19 milioni di euro».

LA MEDIAZIONE
Emerge che l’accordo, rivelato a metà dal management bianconero per nascondere le perdite dal bilancio, non riguardava allo stesso modo Giorgio Chiellini e Gigi Buffon, che contestualmente firmavano contratti “Ambassador”. È Maurizio Sarri a riferire a verbale: «L’accordo viene raggiunto a marzo-aprile 2020, l’intesa sulla riduzione viene formalizzata al rientro alla ripresa degli allenamenti a maggio 2020 e, poi, a luglio 2021, sono state firmate le integrazioni». La proposta iniziale secondo il teste era arrivata da Agnelli e Paratici: «In generale sono andati i senatori, i tre capitani, Chiellini, Bonucci e Buffon». 

CONTRATTI AMBASSADOR
Dalle verifiche della Finanza emerge che Chiellini, a maggio 2021, «ha firmato la rinuncia a (due) mensilità ad aprile-maggio 2021 e contestualmente, dal momento che non vi era certezza in ordine alla prosecuzione dell’attività sportiva da parte del giocatore l’anno successivo, ha firmato un contratto di ambassador con decorrenza primo luglio 2021 per la durata di cinque anni che prevede un corrispettivo di 3 milioni 139.623,00 (oltre Iva se dovuta) pagabili dalla società in tre tranche, pari ciascuna a un milione e 46mila euro (oltre Iva) entro le scadenze del 30 giugno 2022, 30 giugno 2023 e 30 giugno 2024». A verbale il capitano ha riferito: «Mi era stato proposto un incarico da ambassador in cui inserire anche il corrispettivo delle due buste paga di aprile-maggio 2021. Un contratto che andrà a partire da quando smetterò per tre anni. Le due mensilità sono state caricate lì e quindi ancora devo percepirle». I pm sottolineano: «Giova, infine, ricordare, anche per valutare il tenore delle dichiarazioni del teste e a dimostrazione del suo legame con la società Juventus spa, che il fratello Claudio Chiellini ha lavorato fino a giugno 2021 come responsabile della gestione dei prestiti ed è il soggetto che, fino a tale data, ha periodicamente inviato email con gli importi (anche sub specie di plusvalenze) da raggiungere per rispettare gli obiettivi di budget».

TRATTATIVA BUFFON
Buffon sentito come teste ha sostenuto che, nel corso della stagione 2019-2020, era arrivata la richiesta della società, mediata dal capitano Chiellini, di «non percepire una o 2 mensilità» e che si era dichiarato d’accordo alla luce della sospensione dell’attività, non ricordando se, anche nei suoi confronti, una parte dello stipendio era stata «rimandata» all’anno successivo. Dagli atti sequestrati, però, «si è accertato - sottolineano i pm - che l’integrazione spettante a Buffon (pari a un milione e 605mila euro) è “confluita” nel compenso previsto per il rinnovo contrattuale stipulato in data 25 giugno 2020. Buffon ha dichiarato di non aver aderito (confermando la natura individuale delle trattative) in quanto non vi era stata alcuna sospensione dell’attività sportiva». 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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