Juventus, Sarri alla vigilia del derby:
«Mi aspetto un Toro da battaglia»

Juventus, Sarri alla vigilia del derby: «Mi aspetto un Toro da battaglia»
Venerdì 1 Novembre 2019, 14:27 - Ultimo agg. 19:30
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Il derby di Torino è prima di tutto una questione di tradizione. E il rispetto è una componente fondamentale: «Sono stato diverse volte a Superga, mi sembrava doveroso rendere omaggio a un mito dello sport, quasi obbligatorio. Il Grande Torino è uno dei miti dello sport italiano. Da quando sono alla Juventus ancora non sono salito a Superga ma a maggio lo farò». Maurizio Sarri ha capito che la prossima partita vale decisamente più di tre punti. «Vale più per il Toro, ma anche per noi non è una partita come le altre, ha un significato che va oltre la classifica. Spero che la particolarità della prossima partita ci aiuti a non subire cali mentali, mi aspetto un Toro da battaglia».

VAR – «A me piace di più quando gli arbitri in campo arbitrano. Questa però è un'opinione strettamente personale, in questo momento le regole sono queste, anche se non tutte condivisibili, come per esempio il nuovo regolamento sui falli di mano, su cui non ci capisco niente. Anche nella vita di tutti i giorni ci sono regole assurde, ma non è che posso farmi arrestare. Se mi chiedete se a me piace dico di no, anche perché il VAR era nato per ovviare errori macroscopici. All'estero viene usato diversamente. VAR a richiesta? A me un paio di chiamate non basterebbero, sarei a rischio espulsione perché ne chiederei 7-8 a partita».

MAZZARRI – «Io e Walter non siamo vicinissimi di casa, almeno un paio d'ore di macchina. Ci siamo incrociati poco in questi anni, ma è un allenatore a cui portare rispetto. A Napoli ha fatto benissimo, a Torino sta facendo benissimo, perché non ci si può far condizionare dalle ultime due partite, il ciclo che sta facendo a Torino è importante. Io ho una grande considerazione di questo allenatore».

MIRE E GONZALO – «Pjanic? Non so ancora se ci sarà, ieri si è allenato sempre a parte, oggi ancora non so.
Non so se si allenerà con noi e nemmeno se giocherà. Speriamo di mantenere la partita sui binari adatti alle nostre caratteristiche. Higuain? Gonzalo è un grandissimo giocatore. Ha passato un anno difficile, questa estate l'ho visto con un livello di motivazione non comune. Certi discorsi che avevo sentito a Londra da parte sua e che mi erano piaciuti, li ha completamente ribaltati qui, è il segnale che nella sua mente c'era qualcosa di diverso. Quando Higuain ha forti motivazioni è un giocatore importantissimo».
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