Ancora incerto il rientro di Pogba, fuori Chiesa fino alla Coppa Italia, Di Maria part time. Queste le indicazioni di Max Allegri alla vigilia del Verona, ripresa di campionato dopo la sosta per le nazionali. Kostic è recuperato, Kean potrebbe essere rilanciato dal primo minuto accanto a Vlahovic, rinato in Serbia con tre gol in 3 partite. «Bisogna avere mille attenzioni per la partita di domani, Chiesa è molto tranquillo, ma non è convocato. Ha sempre questo fastidio, sta lavorando bene ma sotto soglia del dolore. Domani non sarà della partita e lavora in funzione di averlo martedì a completa disposizione. Di Maria è rientrato e quindi sarà a disposizione, ma non titolare. Solo ad aprile abbiamo 9 partite. Bisogna arrivare all’obiettivo finale della stagione di 58 partite».
POGBA
«Ora non so definire i tempi di recupero e quando tornerà a disposizione.
MOMENTO
«Fino a questo momento non abbiamo fatto niente, il mese di aprile potrebbe darci la possibilità di avere un maggio importante anche per raggiungere le finali di Europa League e Coppa Italia. L’unica preoccupazione è vincere più partite possibile. In campionato abbiamo fatto 56 punti, l’obiettivo è consolidare il questo secondo posto sul campo che fino a questo momento ci siamo conquistati e migliorare la classifica di punti dell’anno scorso. Nel calcio quello che è stato fatto rimane, non si cancella, ma domani si ricomincia da 0-0. Il Verona è una squadra che corre, che aggredisce tutto campo. A Verona abbiamo fatto fatica, tutto dipende dall’aspetto mentale, bisogna switchare».
SCELTE
«Devo ancora decidere, sicuramente a metà campo con le squalifiche di Paredes e Rabiot son rimasti Miretti, Barrenechea, Locatelli e Fagioli. Soulé può essere un centrocampista aggiunto. Sono ragazzi di qualità, con grande futuro. Fagioli è cresciuto molto, ma deve crescere ancora perché è solamente all’inizio. Anche Miretti aveva fatto bene a suo tempo, poi ha avuto un momento di difficoltà. Ma è normale nella crescita di un ragazzo giovane. Fagioli sta crescendo molto bene, l’importante che rimanga coi piedi ben piantati per terra e non vada dietro a queste voci di esaltazione perché come dico sempre non bisogna né esaltarsi né deprimersi».
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