La Roma presenta Perez, Villar e Ibanez:
«Lavorare duro per diventare importanti»

La Roma presenta Perez, Villar e Ibanez: «Lavorare duro per diventare importanti»
di Gianluca Lengua
Mercoledì 12 Febbraio 2020, 15:42 - Ultimo agg. 17:56
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La Roma ha presentato i tre nuovi acquisti di gennaio Perez, Ibanez e Villar. Ecco la conferenza stampa integrale. 

Perez

Le differenze con la Liga. «Fonseca mi aveva avvertito della aggressività in Italia. Quando avevo parlato telefonicamente mi aveva avvisato. Nella prima partita l’ho potuto capire. Ho avuto qualche difficoltà. Con il Bologna ero più a mio agio». 

Tornare al Barcellona. «Se ho deciso di venire a Roma è perché voglio crescere e voglio diventare importante. Il Barcellona è il passato, ho firmato un contratto di quattro anni e mezzo. Voglio crescere qui».

Perché la Roma. «Ho sempre visto la Roma come un grande club. Decisiva la chiacchierata con il mister per la scelta finale. Sono felice di essere qui».

La pressione. «Siamo tutti e tre pronti per fare bene e per giocare».

Il salto dalla Spagna all’Italia. «Il salto per me è stato inferiore, visto che sono arrivato dal Barcellona. Per me è un passo in avanti della mia carriera, visto che esco dalla mia confort zone. E’ una sfida importante. Quando si cambia squadra non si può pretendere di essere subito titolari. Voglio dimostrare di poterlo fare».




Villar

L’ambientamento. «Ringrazio tutti per l’accoglienza, il ds, lo staff e i compagni che ci stanno aiutando. L’ambientamento procede bene. Ho voglia di lavorare».


Il ruolo. «Diawara è un grande giocatore e siamo dispiaciuti per il suo infortunio. Speriamo che torni presto. La mia posizione preferita è da 8, con un mediano difensivo al fianco. Sono pronto per giocare a ogni occasione in qualsiasi posizione».

La pressione. «Evidentemente la pressione è insita in una piazza come Roma, ma anche in tutti gli altri grandi club. Noi siamo pronti e il mister ha detto bene. Chi non regge la pressione è giusto che si dedichi ad altro».

Lo stress prima del trasferimento. «È vero. In particolare il periodo dal 20 al 30 gennaio. Sono giornate frenetiche, strane, pazze. Avevo voglia di venire qui e tutto si è risolto. Ho recuperato serenità». 

Il passaggio dall’Italia alla Spagna. «Io venivo da una seconda divisione. Questo salto è stato importante per me, mi aiuterà a dimostrare il mio valore. Ci stiamo ambientando, siamo appena arrivati e abbiamo avuto pochi minuti a disposizione. Sta a noi lavorare duro per cercare di dimostrare che possiamo essere giocatori importanti. Dobbiamo lavorare duramente, essere scrupolosi e professionali».




Ibanez

Le caratteristiche. «Velocità, ho un gran salto e mi piace giocare palla al piede. Dimostrerò tutto in campo».

L’Atalanta. «L’Atalanta la conosco bene, perché sono stato lì un anno. Non ho avuto modo di parlare con il mister, ma quello che sta preparando è in linea con quello che conosco. Sappiamo che sarà uno scontro diretto difficile e ci stiamo preparando al meglio».

La concorrenza. «C’è concorrenza, ne sono consapevole. Voglio però ritagliarmi il mio spazio, anche dopo giugno». 

La storia del club. «Parlo a nome di tutti e tre. Conosciamo la storia di questo club, abbiamo fatto i nostri approfondimenti prima di firmare. Rispetto ai campioni del passato è difficile fare solo un nome. Ognuno ha la sua identità. Noi vogliamo fare il nostro meglio e lavoreremo per conquistare dei titoli». 

Il gruppo. «Al termine dell’allenamento abbiamo voluto passare del tempo insieme. È un gruppo che sta bene, eccezionale. Ci sentiamo aggregati anche se siamo arrivati da poco. Queste sono occasioni che fortificano il gruppo».
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