Mentre in casa Lazio proseguono le ferie durante la pausa per il Mondiale, c’è chi invece scalpita per esordire in Qatar. Tutti e due i calciatori biancocelesti impegnati nella competizione infatti scenderanno in campo giovedì. Prima toccherà a Vecino con l’Uruguay, poi a Milinkovic con la sua Serbia. «Siamo uno splendido gruppo, giochiamo insieme sin dalle giovanili. Dobbiamo giocare una partita alla volta e accumulare vittorie il più possibile. Il primo obiettivo ora è superare la fase a gironi».
Milinkovic leader nella produzione offensiva
Pensa in grande il Sergente, pronto a prendersi sulle spalle anche la propria Nazionale un po’ come fa con la Lazio. In stagione infatti nessuno ha partecipato alla produzione offensiva come lui, autore di 5 gol e 7 assist. Già re dei passaggi ai compagni nell’attuale Serie A il numero 21, così come in tutto il 2022 con 12. Milinkovic è ormai un leader totale e proprio per questo Sarri gli ha costruito intorno una squadra che passo dopo passo sta sempre più soddisfacendo il tecnico.
La questione rinnovo
L’ultimo mese non sarà stato di certo il miglior momento della stagione di Milinkovic, ma uno con numeri del genere può essere giustificato, soprattutto quando alle porte c’è il suo secondo Mondiale. Una competizione che metterà in stand-by il rinnovo, una delle questioni più spinose per la Lazio. Col contratto in scadenza nel 2024, il centrocampista potrebbe decidere di non prolungare il suo accordo col club per facilitare l’avvicinamento delle squadre interessate a lui. Tra queste c’è la Juventus, l’unica a essere tornata in pressing con il suo agente, Kezman, tanto da mettere sul piatto una cifra superiore ai 6 milioni di ingaggio. Lotito al massimo arriverebbe a 5, bonus compresi.
Rinnovare il contratto a Milinkovic significherebbe evitare il rischio di portarlo a scadenza con l’incubo di perderlo a zero.