Lega Calcio, Miccichè si dimette:
«Mi impongo questa decisione»

Gaetano Miccichè
Gaetano Miccichè
Martedì 19 Novembre 2019, 14:59 - Ultimo agg. 16:59
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Gaetano Miccichè ha appena comunicato ai suoi più stretti collaboratori e alle istituzioni di vertice dello sport la sua decisione di dimettersi da presidente della Lega Calcio. La decisione arriva all'indomani della comunicazione della chiusura dell'attività istruttoria da parte della Procura della Figc ma prima che sia stato comunicato l'esito. La relazione scritta dall'ufficio del procuratore federale, a quanto si apprende, evidenzia l'irregolarità dell’assemblea del 19 marzo 2019 con la quale venne eletto Gaetano Micciché come presidente della Lega A. Nelle pagine, che secondo indiscreioni sarebbero già state recapitate a via Allegri, vine fatto un quadro giuridico molto chiaro di quello che è accaduto durante l’elezione e delle violazioni in base a quanto stabilito dallo statuto.

Domenica sera, a Palermo, il presidente di via Rosellini (presente per questioni familiari e ripartito ieri mattina per Milano dove oggi ha incontrato Malagò) e Gravina per la Nazionale hanno parlato a lungo della questione relazionandosi su gli eventuali sviluppi. Nell'occasione il numero uno della Lega di A aveva già paventato le possibili dimissioni. 

LE PAROLE DI MICCICHE'
«Desidero annunciare, con questa dichiarazione, le mie immediate dimissioni dalla carica di Presidente della Lega di serie A. Le indiscrezioni di oggi apparse sui giornali relative alla chiusura dell’istruttoria sulla mia nomina avvenuta 20 mesi fa e al suo possibile esito sono inaccettabili e mi impongono questa decisione.

Non voglio entrare nel merito dello svolgimento dell’assemblea che mi ha eletto. Io non ero presente. Leggo solo un verbale firmato per accettazione da tutti gli azionisti presenti alla riunione alla quale hanno partecipato anche professionisti autorevoli e competenti come Gerardo Mastrandrea, Ruggero Stincardini, Ezio Simonelli, Paolo Nicoletti e il notaio Giuseppe Calafiori che , ognuno nel proprio ruolo, hanno vigilato sul corretto svolgimento dell’assemblea e nulla hanno avuto da eccepire. 

Sono stato chiamato in Lega con dichiarazioni unanimi di voto e le ho dedicato molto tempo ed energie.
Ho trovato una Lega commissariata, completamente disorganizzata e che non aveva nemmeno la parvenza di una realtà efficiente. Tutti insieme, perché nessuno ha sollevato la benché minima obiezione in 20 mesi,  e le delibere che abbiamo preso sono state prese tutte all’unanimità, abbiamo realizzato una serie numerosa di iniziative che andavano nella giusta direzione».

COSA ERA ACCADUTO
L’istruttoria, una delle attività che rientra nei poteri di vigilanza delle Leghe da parte del presidente della Figc, prende il via dalle parole del numero uno del Genoa, Enrico Preziosi che aveva parlato di «non correttezza» della procedura di un’elezione per la quale, secondo statuto, ci sarebbe voluto lo scrutinio segreto e che invece avvenne per acclamazione. Il presidente dei rossoblù è stato ascoltato dalla Procura che ha acquisito anche l’audio di quella assemblea. Anziché la maggioranza qualificata a scrutinio segreto, Micciché aveva bisogno dell’unanimità per essere eletto, come prevede lo statuto per evitare il conflitto di interessi di chi ha ricoperto incarichi in istituzioni private di rilevanza nazionale in rapporto con i club o i loro gruppi di appartenenza. Lo scrutinio segreto fu accompagnato dalle dichiarazioni pubbliche di voto (tutte a favore di Micciché). Nell’occasione l’allora commissario della Lega di A, Giovanni Malagò chiese al notaio Giuseppe Calafiori se la procedura fosse valida e ricevette risposta affermativa. Si votò e Micciché venne eletto per acclamazione, le schede non vennero scrutinate e sono tuttora custodite nell’urna elettorale sigillata e firmata dal presidente dell’assemblea Malagò, dal segretario Stincardini e dal giudice sportivo Mastrandrea. Questi ultimi due, peraltro, nulla hanno eccepito sulla validità della votazione.

COSA ACCADE ORA
Ora bisognerà capire come si muoverà la Figc e i prossimi passi della Lega di A. Lunedì 25 è prevista un'assemblea, al primo punto dell'ordine del giono c'è scritto comunicazioni del presidente.  L'assamblea potrebbe anche deccidere di respigere le dimissioni. Quasi sicuramente ne verrà convocata un'altra per indire nuove elezioni.



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