Leicester-Napoli, sale la febbre:
«Questa è una sfida da Champions»

Leicester-Napoli, sale la febbre: «Questa è una sfida da Champions»
di Bruno Majorano
Giovedì 16 Settembre 2021, 07:05 - Ultimo agg. 17:27
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Dici Leicester e pensi subito a quella indimenticabile impresa del 2016. E non solo perché sulla panchina del club inglese c'era l'italianissimo Claudio Ranieri. Ma perché quella è stata la favola di tutti. La prima squadra alla quale tutti hanno pensato nei giorni della Superlega nascente. Perché il Leicester del 2016 ha rappresentato la speranza, della serie «Anche i ricchi piangono». Da allora, però, sono passati 5 anni, e di acqua sotto i ponti nemmeno lo diciamo. Ranieri attualmente è senza panchina, il giamaicano Morgan ha smesso di giocare al calcio e si è ritirato dalle scene, Kantè è andato a vincere tutto con il Chelsea e Mahrez ha sposato la causa di Guardiola al City. Le bandiere di quel Leicester non sono ancora del tutto ammainate, perché ci sono ancora le due finestre alle quali virtualmente si attaccava il filo che reggeva i panni stesi al sole da Ranieri: Schmeichel e Vardy. 

Ecco, l'attaccante inglese è certamente uno degli uomini più attesi. Nel 2016 ha rappresentato la favola nella favola, quella del calciatore dilettante che in un attimo si ritrova a vincere la Premier a suon di gol. Eppure stasera non dovrebbe partire dal primo minuto. Rodgers preferisce gestirlo, a 34 anni non ha più la gamba per giocarle tutte e l'allenatore potrebbe preferirgli Kelechi Iheanacho che rispetto a Vardy ha ben 9 anni di meno. Sarà lui, quindi, l'unica punta nel 4-2-3-1 di Rodgers che potrebbe a questo punto tenere in panchina dall'inizio anche Daka, attaccante di belle speranze che ha già sfidato il Napoli quando vestiva la maglia del Salisburgo. 

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«Il Napoli è una squadra da Champions League. Arrivano a giocarsi l'Europa League come una delle squadre favorite al trionfo. Sono pieni di giocatori di livello mondiale, sarà una partita molto emozionante». Rodgers prova subito a mettere pressione agli azzurri gettando addosso a Spalletti la scimmia di grande favorito. «Certo, la nostra idea l'anno scorso era comunque quella di chiudere il girone al primo posto e l'abbiamo fatto. Sono sicuro che possiamo andare avanti, qualsiasi squadra affronteremo. In estate abbiamo acquistato alcuni calciatori per avere una rosa più profonda e spero che questo ci aiuterà da qui a Natale. Qualsiasi squadra affronteremo proveremo a ottenere un risultato positivo», ha aggiunto l'allenatore del Leicester che per l'occasione si affiderà ancora a Youri Tielemans come faro offensivo per accendere la luce alle spalle dell'unica punta. «È uno dei migliori professionisti con cui abbia mai lavorato, è un calciatore molto importante per me. Non cambia nulla se ha quattro anni o sei mesi di contratto, sono cose che restano tra chi lo rappresenta e la società. È felice con noi e io sono felice che sia con noi». Dall'altra parte, però, ci sarà il Napoli, e sembra che Rodgers abbia studiato molto bene la partita. «In molte delle partite che abbiamo visto hanno giocato col 4-3-3. Spalletti è un allenatore fantastico, con tanta esperienza. Dobbiamo prepararci ad entrambe le eventualità, ma credo che giocherà con il 4-3-3». Idee chiare anche per quanto riguarda la sua di squadra. È il Leicester più forte che abbia mai allenato? «Penso che questo sia il Leicester più forte di sempre.

Nelle ultime due stagioni siamo stati sfortunati, tocchiamo ferro e speriamo di mantenere la miglior forma fisica. Quando vinci vuoi continuare a farlo. Non si tratta solo di talento, ma di mentalità e spirito pure. Le ultime due stagioni sono state fantastiche, ora però ce n'è un'altra e dovremo avere la stessa fame. Questa competizione è molto importante per noi, vogliamo fare molta strada». 

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