Moggi in campo durante Napoli-Juve Primavera, la Procura Figc apre un'indagine

Il procuratore federale ha già ascoltato Pessotto, dirigente della Juve

Luciano Moggi sul campo di Cercola
Luciano Moggi sul campo di Cercola
di Bruno Majorano
Sabato 4 Febbraio 2023, 08:05 - Ultimo agg. 5 Febbraio, 09:03
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La Procura federale della Figc ha aperto un'indagine sulla presenza di Luciano Moggi, ex dg bianconero, a bordo campo della partita della Juve Primavera in casa del Napoli, il 14 gennaio scorso.

Moggi non può accedere nel recinto di gioco di nessuna partita della Federcalcio, in quanto radiato dopo Calciopoli. La Procura guidata da Giuseppe Chinè vuole accertare le responsabilità di chi ha fatto entrare Moggi, e nei giorni scorsi ha già sentito Gianluca Pessotto, dirigente del settore giovanile della Juve. Le immagini che ritraggono il dirigente radiato mentre dialoga proprio con il dirigente bianconero (e Paolo Montero, allenatore della Primavera bianconera ed ex giocatore della Juve di Moggi) hanno spinto il Procuratore federale Chinè ad aprire un'indagine per capire se ci siano state violazioni. Lo scorso mercoledì la Procura ha convocato Pessotto, coordinatore degli staff tecnici bianconeri, e nei prossimi giorni potrebbe chiamare anche i dirigenti azzurri (che però non sono mai entrati in contatto con Moggi) per provare a ricostruire la vicenda: si giocava infatti in provincia di Napoli. Secondo il regolamento è vietato sostare a bordo campo se non si è iscritti in lista gara o se non si è un componente dei media o dell'organizzazione, violazione resa più grave dalla radiazione che ha colpito Moggi.

La violazione, qualora dovesse essere verificata, riguarderebbe la presenza a bordocampo di una figura non presente né in lista gara né tra gli accreditati (fotografi, cameramen ecc), aggravata nel caso di Moggi dalla radiazione, ovvero «la preclusione a vita alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della Figc». 

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«Abito a Napoli e ho letto che c'era questa partita tra Napoli e Juventus.

Sono andato a Cercola insieme a due amici, che sono testimoni e che citerò, e siccome non sono pratico del campo ho chiesto all'inserviente che mi ha fatto passare a bordocampo. Lì ho incontrato Pessotto, che ho salutato calorosamente perché è stato un mio giocatore. Chinè non può dire che io non posso parlare con qualcuno, perché questo è stalking. Non possono vietarmi pure di parlare», la difesa di Moggi. «Se fossi in Gravina gli farei pagare addirittura le spese per aver mandato una persona a Torino, così imparerebbe a comportarsi. Non sanno neppure cosa significa radiazione. Vuol dire non far parte dei ruoli della federazione». 

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