Mancini resta ct della Nazionale:
rifiutata l'offerta del Tottenham

Mancini resta ct della Nazionale: rifiutata l'offerta del Tottenham
di Bruno Majorano
Martedì 29 Marzo 2022, 09:10 - Ultimo agg. 30 Marzo, 07:17
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L'Italia prima di tutto. È questo il mantra che oramai da mesi risuona nella testa di Roberto Mancini. Da quando ha sposato la causa della Nazionale, infatti, non c'è stato più posto per altro. Nemmeno dopo l'Europeo, quando magari la sua pancia poteva sentirsi già appagata di gloria e di successo. Nella testa del ct c'è sempre e solo stata l'Italia, con quel Mondiale (Qatar 2022) da conquistare e perché no, anche da vincere. D'altra parte Mancini lo ha ripetuto fino alla nausea: «Andremo al Mondiale e lo vinceremo», diceva anche prima della sciagurata notte di Palermo contro la Macedonia. E non è un caso se ieri, nelle conferenza di vigilia della gara (inutile) contro la Turchia abbia ripetuto ancora una volta: «Volevo vincere Europeo e Mondiale, per quest'ultimo ci vorrà un po' di tempo in più», a dimostrazione che le sue idee non sono cambiate.

Ecco perché quando il suo telefono ha squillato con un prefisso londinese a novembre scorso, il Mancio non ha vacillato nemmeno un momento. Era il Tottenham che gli stava offrendo la panchina di Nuno Espirito Santo, prima poi di affidarsi a un altro allenatore italiano con un passato da ct: Antonio Conte.

Mancini ha detto «no», secco: senza dubbi, incertezze o perplessità. Perché il suo futuro era tinto di azzurro, quello della Nazionale. Non a caso ha un contratto che lo lega alla Federazione fino al 2026 che conferma la ferma volontà di portare a termine un progetto a lungo termine e che lui dalle parti di Coverciano non si sente di passaggio. 

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Da questo punto di vista, quindi, anche il futuro non sembra in bilico. A giugno penserà alla Nations League e non a possibili sirene tentatrici di club alla ricerca di nuovi manager. Su tutti ci sarebbe il Psg che con ogni probabilità darà il benservito a Pochettino e sarebbe pronto a ricoprire d'oro il Mancio che dai tempi del City ha sempre saputo avere un rapporto speciale con gli sceicchi. Non sarà questo il caso, però, perché il percorso di Mancini è a Coverciano, non a Parigi o altrove ci sia bisogno di un allenatore. Per difendere il titolo di campione d'Europa nel 2024 e puntare al Mondiale 2026. 

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