Massimo Ferrero vuole tornare al comando della Sampdoria. Ci vuole tornare ancora con un ruolo da protagonista, soprattutto che le cose vanno male e non solo per colpa sua. La Sampdoria è in fondo alla classifica, ha già cambiato un allenatore (da Giampaolo a Stankovic), ha seri problemi finanziari, non sa se e come potrà fare mercato a gennaio. A livello societario è ingabbiata da un trust e la trattativa con lo sceicco Al Thani prosegue senza sviluppi oramai da mesi.
E in questo preoccupante scenario c’è una data fondamentale per l’ex presidente della Sampdoria: il prossimo 6 dicembre infatti scadrà la sua interdizione all'attività imprenditoriale a un anno dall'arresto nell'inchiesta di Paola per bancarotta fraudolenta.
Ma come farà Massimo Ferrero a tornare a Genova? La tifoseria più calda non ne vuole più sapere di lui, come di Edoardo Garrone indicato come il principale colpevole della attuale situazione. Per il bene della Sampdoria l’ex numero uno del club di Corte Lambruschini chiede una tregua per il bene comune:
«Per il bene della Sampdoria per cortesia facciamo la pace e non facciamo la guerra. Chiedo una tregua. Sono consapevole in passato di avere commesso degli errori, a volte mi sono espresso male a causa della mia... “romanità”. Un lessico particolare, una cultura differente. Chiedo scusa a chiunque si sia sentito offeso, non era assolutamente mia intenzione. Penso però che adesso solamente l’unione, e non la divisione, possa aiutare la Sampdoria. Basta pregiudizi, basta violenza. Aiutatemi ad aiutare la Sampdoria a uscirne. Garantiamo un futuro all’altezza e vi do la mia parola d’onore che una volta che la squadra approderà in un porto sicuro io sparirò e vi ringrazierò per sempre».
Una tregua che i tifosi sui social stanno già respingendo. Ma Ferrero non si arrenderà facilmente. Non è nella sua natura. Er Viperetta, sempre attraverso le pagine del principale quotidiano di Genova ricorda anche il “contestato” ritorno al Luigi Ferraris in occasione di Sampdoria-Roma. Un ritorno annunciato non il contraro, come qualcuno ha fatto credere poi:
«Mi era stato sconsigliato di venire con il Monza, come avevo programmato in un primo momento. Non volevo venire con la Roma per evitare equivoci, anche se sono più sampdoriano di quanto possiate credere. Sarò anche un “viperetta”, ma sono leale. Venivo da Milano e per non disturbare la squadra sono arrivato a metà del primo tempo. Avevo comunque avvisato. Quando mi sono presentato nello skybox riservato alla proprietà, Lanna mi ha salutato, mi ha stretto la mano ed è uscito. Poi qualcuno ha avvisato la tifoseria. Non nego di essere rimasto un po’ sorpreso del comportamento di Lanna… come se non volesse farsi vedere dalla tifoseria blucerchiata insieme a me. Ma è una mia impressione. Sicuramente non ce l’ha con me. Pochi giorni prima era venuto a Milano per incontrarmi (insieme a tutto il cda, ndr), senza problemi. E a volte in questi mesi è capitato che ci siamo messaggiati. Lanna è un bravissimo presidente, una figura che rappresenta un pezzo importante della gloriosa e vincente storia della Sampdoria».
I tifosi della Sampdoria riusciranno ad accettare ancora Massimo Ferrero? Qualcuno è pronto anche a fallire pur di non rivederlo più a Genova. Ma ne vale davvero la pena? È la domanda che invece si pone qualche altro tifoso. Pochi a dire il vero…