Messi lo sceicco del Qatar tra polemiche e preghiere: «Vamos Diego, desde el cielo»

Sorride anche Papa Francesco: «Il Papa è il primo dei contenti»

Lionel Messi alza la coppa
Lionel Messi alza la coppa
di Angelo Rossi
Martedì 20 Dicembre 2022, 07:00 - Ultimo agg. 18:00
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«Vamos Diego, desde el cielo»: forza Diego dal cielo, fallo segnare. I calciatori argentini non si sono mai stancati di ripeterlo durante il Mondiale: lo spirito di Maradona era con loro, la sua anima, la sua forza. Leo Messi (e chi altrimenti?) ha fatto da tramite tra il cielo e la terra. Svelato il labiale con il quale il capitano dell'Argentina ha accompagnato il rigore decisivo di Montiel che ha regalato la Coppa ai sudamericani. Con gli occhi rivolti verso l'alto, la Pulce ha chiamato il Pibe: fallo segnare, facci vincere. Il terzino non sbaglia, la Seleccion è campione del mondo 36 anni dopo l'ultima volta, quando ad alzarla verso il cielo di Città del Messico fu proprio Maradona. 

Nella notte il rientro dei campioni in patria.

Atmosfera che definire pazzesca è poco: la festa iniziata dopo l'ultimo e decisivo rigore calciato da Montiel non è ancora finita, forse è appena iniziata. Un milione di persone si sono riversate domenica per le strade di Buenos Aires, iniziando una celebrazione che si è prolungata fino all'arrivo della nazionale all'aeroporto di Ezeiza, con la Coppa in bella evidenza. In questo contesto di euforia i sindacati dell'amministrazione pubblica hanno chiesto che il governo decreti per oggi un giorno festivo per poter permettere a tutti di partecipare al tradizionale corteo che accompagnerà i 26 neo campioni.

Il presidente della Repubblica Alberto Fernandez aveva proposto alla Federazione di far sfilare la squadra sul balcone della Casa Rosada che affaccia su Plaza de Mayo anche senza la sua presenza, proposta che non è stata accettata. In ballo c'era anche l'organizzazione di una presentazione della squadra campione al Monumental' del River Plate, tradizionale scenario delle partite casalinghe della Seleccion. Una possibilità scartata per la scarsa capienza di 80 mila spettatori. La festa proseguirà invece dov'è iniziata, con un bagno di folla che promette essere oceanico. L'Afa ha infatti annunciato che il pullman scoperto oggi partirà a mezzogiorno (le 16 in Italia) verso l'Obelisco per festeggiare il titolo con i tifosi.

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Il volo che ha riportato la squadra in Argentina da Doha, ieri ha effettuato uno scalo tecnico a Fiumicino. L'A330-200 di Aerolineas Argentinas è atterrato allo scalo romano alle 14.30: Messi e compagni non sono scesi dall'aereo, hanno atteso a bordo che venissero completate le operazioni tecniche e di rifornimento, postando foto con la Coppa sui loro social. L'equipaggio Aerolineas si è presentato in aeroporto di Fiumicino indossando la camiseta biancoceleste, Messi invece non aveva più il Bisht, un mantello nero passatogli sulle spalle dall'emiro del Qatar Tamin bin Hamad Al Thani: averlo indossato ha scatenato inevitabili polemiche. C'è chi sostiene che si sia trattato di un atto di arroganza e potere, si è accesa una polemica su quel gesto che avrebbe sorpreso anche il presidente della Fifa, Infantino. Accettato da Messi, anche perché la proprietà del suo club, il Psg, è qatariota. C'è chi invece lo ha interpretato come un gesto di rispetto nei confronti del campione. Il Bisht è un abito tradizionale del Golfo Persico, che simboleggia prestigio e regalità: solitamente lo indossano gli uomini di spicco in Qatar. Finita la premiazione, Lionel l'ha smesso: la Coppa invece se l'è portata nella stanza e non l'ha mai abbandonata. Quella Coppa che ha fatto sorridere anche Papa Francesco, come hanno comunicato i suoi collaboratori in Vaticano: «Il Papa è il primo dei contenti». 

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