È il tecnico che ha conquistato l’ultimo trofeo, la Supercoppa Italiana di Doha vinta ai rigori contro la Juventus. Poi, il sesto posto, i preliminari vinti di Europa League, ma tante, molte, troppe difficoltà in campionato. Una sconfitta dietro l’altra negli scontri diretti, un ambiente che si è presto disinnamorato di lui e i molteplici contrasti – seppur smentiti puntualmente – con Massimiliano Mirabelli. Sì, l’esonero di Montella era una storia già scritta. Serviva una svolta, che è arrivata stamattina prima delle 11. A Gattuso l’arduo compito di risalire la classifica ridando tranquillità a una squadra piena di paure e tormenti. Uno stato d’animo che non aiuta a raggiungere gli obiettivi. Con l’ex centrocampista si volta pagina. E inizia un’altra storia, l’ennesima rivoluzione. Con la speranza per via Aldo Rossi di fare centro per davvero. Ne va del futuro di un progetto, del futuro societario.
LE PAROLE DI MONTELLA
«Allenare il Milan è stato un onore, lavorare con questo gruppo ancor di più. Ringrazio i tifosi per il loro sostegno, Fassone e Mirabelli per l’opportunità e il mio staff che mi ha supportato in ogni momento. Auguro a Rino di riportare il Milan dove merita».
LA TELEFONATA DI BERLUSCONI
«Ho avuto una lunga, affettuosa e cordiale telefonata con il mio vecchio guerriero Rino Gattuso.
In bocca al lupo. Forza Rino! E...naturalmente, Forza Milan!». Lo scrive su Twitter Silvio Berlusconi.