Non c'è nessun caso Ibrahimovic al Milan. Nella festa di San Siro contro l'Atalanta, vittoria per 2-0 grazie ai gol di Rafael Leao e Theo Hernandez, lo svedese è rimasto in panchina per tutti i 90'. «Avevo solamente uno slot, serviva ripartire. Ibra è determinante, ma non c’è stata l’occasione. Avrebbe preferito entrare, è ovvio. Il futuro dipenderà dalla sua volontà», le parole di Stefano Pioli. Nessun problema nello spogliatoio rossonero. L'attaccante non è entrato per un gonfiore al ginocchio, che non preoccupa lo staff medico, ma che è meglio monitorare. Un problema che lo sta martoriando da inizio stagione. Ibrahimovic resta un giocatore fondamentale per il Diavolo.
È un leader, ha personalità e il suo peso si fa sentire sia negli spogliatoi sia in panchina. Ma all'età di 41 anni è arrivato il momento di riflettere se continuare o meno. Ed è per questo, quindi, che non ha potuto fare la passerella a San Siro, in quella che sarebbe potuta essere la sua ultima partita al Meazza. Ma al termine della gara vinta contro la Dea, lo svedese ha abbracciato tutti i suoi compagni di squadra, è andato sotto la Curva Sud a raccogliere gli applausi dei suoi tifosi e ha lasciato il campo.