Il Brasile parte sempre favorito ai Mondiali, stavolta lo sarà ancora di più, perché oltre ad essere ricco di talenti, come da tradizione, in attacco, ha anche con una difesa solidissima che prende pochi gol e un centrocampo ottimamente assortito.
La Seleção, che si è allenata in settimana a Torino alla Continassa, vola oggi in Qatar e si presenterà al primo Mondiale invernale della storia (che parte domani con Qatar-Ecuador) come squadra da battere. Difficile trovare punti deboli nella nazionale verdeoro che va all'assalto del titolo che manca da vent'anni, dal trionfo nel 2002 in Giappone-Corea del Sud del Brasile di Ronaldo il fenomeno, capocannoniere con 8 gol: in porta il ct Tite è copertissimo con Alisson del Liverpool e Ederson del Manchester City, due tra i migliori numeri uno della Premier League, in difesa i pilasti Marquinos del Psg e Thiago Silva del Chelsea, a centrocampo i fari Casemiro e Fabinho e in avanti con la stella Neymar, al terzo mondiale, tante alternative da Gabriel Jesus a Rodrigo, da Raphinha a Vincius Junior.
L'esordio sarà già indicativo, un test duro giovedì (ore 20) contro la Serbia che potrà essere una delle sorprese a Qatar 2022 dopo essersi conquistata il pass da prima del girone davanti al Portogallo con 20 punti e senza sconfitte: i punti di forza sono le stelle della serie A, il laziale Milinkovic Savic e gli juventini Kostic e Vlahovic, altri trascinatori Tadic, fantasista dell'Ajax, e Mitrovic, attaccante del Fulham. Il girone più interessante per la presenza di altre due nazionali quotate come la Svizzera, che ha eliminato l'Italia, e il Camerun di Anguissa.
Tra le favorite l'altro colosso sudamericano, l'Argentina di Leo Messi: la Pulce, al suo quinto Mondiale, dopo le delusioni precedenti e il titolo sfiorato con la sconfitta in finale contro la Germania a Brasile 2014, proverà ancora a salire sul gradino più alto e a chiudere così nel migliore dei modi la sua fantastica carriera. Il ct Scaloni ha perso in attacco Nico Gonzalez e l'interista Joaquin Correa, sostituiti da Angel Correa e Thiago Almada, ma può disporre comunque di soluzioni di spessore in tutti i reparti: una nazionale ricca di esperienza e che potrà far leva innanzitutto su quest'aspetto per provare ad arrivare fino in fondo al Mondiale che la Seleccion vinse l'ultima volta nel 1986 con le magie di Maradona. L'esordio sarà morbido martedì (ore 11) contro gli Emirati Arabi, la formazione più debole del girone che vede il Messico di Lozano e la Polonia di Zielinski in lotta, con l'Argentina, per il passaggio agli ottavi di finale.
Il gruppo delle europee ruota intorno ai campioni del mondo in carica, la Francia dei due extraterrestri Benzema, pallone d'oro con il Real Madrid, e Mbappè super bomber del Psg. Due attaccanti che possono risolvere anche le situazioni più complicate con le loro giocate da fuoriclasse assoluti: Deschamps in attacco è messo benissimo con Griezmann dell'Atletico Madrid e Giroud che è stato decisivo in questi primi tre mesi con il Milan. La Francia inserita nel girone D con l'Australia (match d'esordio martedì alle 20) la Danimarca di Eriksen e la Tunisia con un solo calciatore di A, il difensore Bronn della Salernitana.
Quinto Mondiale anche per Cristiano Ronaldo, l'altro campione che si è diviso la scena per tanti anni con Messi: ultimo assalto dell'asso portoghese che cerca il riscatto in nazionale dopo i primi mesi difficili vissuti con il Manchester United. Il miglior risultato resta per lui il terzo posto del 2006, quando aveva 21 anni, e la coppa del Mondo l'alzò al cielo Fabio Cannavaro con l'Italia di Lippi. Girone non semplice per il Portogallo, che in attacco schiera anche il milanista Leao, con l'Uruguay dell'azzurro Olivera, una nazionale sempre molto ostica ai Mondiali e capace di fare strada con tanta esperienza da Godin in difesa a Cavani e Luis Suarez in attacco. Pericoloso il Ghana, nazionale africana che schiera in avanti il bomber Gyasi dello Spezia e si è qualificata ai Mondiali eliminando la Nigeria di Osimhen. Possibile sorpresa del girone H la Corea del Sud di Kim, pilastro difensivo del Napoli e della sua nazionale, e che in attacco avrà Son, la stella del Tottenham a lungo rimasto in dubbio per un infortunio all'occhio che giocherà con una maschera protettiva.
La sfida più affascinante dei gironi eliminatori sarà quella tra Spagna e Germania, campioni del Mondo rispettivamente nel 2010 e nel 2014, inserite nel girone E: il match è in programma domenica 27 (ore 20) tra due nazionali che rientrano tra quelle che possono alzare la coppa. I tedeschi in attacco con le punte di diamante Gnabry e Sanè, gli spagnoli con Morata e Asensio sono ampiamente favoriti sul Costarica di Navas e il Giappone. Bello il duello nel girone F tra il Belgio dell'ex azzurro Mertens e la Croazia di Modric, Brozovic e Perisic. Olanda favorita nel girone A sul Senegal privo dell'indisponibile dell'ultima ora Manè, l'Inghilterra di Kane in quello B su Galles e Usa.