Mourinho dopo Roma-Inter: «Loro molto più forti di noi, siamo la squadra più indisciplinata del campionato»

Roma-Inter, Mourinho: «Loro molto più forti di noi, siamo la squadra più indisciplinata del campionato»
Roma-Inter, Mourinho: «Loro molto più forti di noi, siamo la squadra più indisciplinata del campionato»
Sabato 4 Dicembre 2021, 20:07 - Ultimo agg. 20:48
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Non è un silenzio stampa, ma poco ci manca perché José Mourinho, allenatore della Roma, alla prima sfida contro la squadra con la quale è riuscito nell'impresa del triplete, risponde a due domande ai microfoni di Dazn nel post partita dell'Olimpico. «L'Inter è più forte di noi in condizioni normali, in condizioni non normali è molto più forte di noi. Tra Covid, infortuni e giocatori squalificati non c'è stata partita», ha iniziato lo Special One molto amareggiato dalla prestazione della sua squadra, anche se in realtà non cerca alibi, anzi. «Quando giochi con un'organizzazione difensiva nuova non puoi prendere gol come il primo e il terzo».

Diversamente dal solito, infatti, il portoghese non si accanisce contro il direttore di gara, e accusa i suoi: «L'arbitro ha fatto bene, è mancato un giallo a Cristante. Noi siamo la squadra più indisciplinata del campionato», ha spiegato ancora per poi salutare con «un in bocca all'Inter per la gara di martedì (per la gara contro il Real Madrid di Champions League, ndr)».

 

Pinto: «Il momento non rispecchia il lavoro che facciamo»

È stato un po' più loquace, invece, Tiago Pinto, il general manager della Roma: «Questa deve essere la nostra ispirazione: dobbiamo lavorare di più per rendere orgogliosi i tifosi.

Il momento non rispecchia il lavoro che noi facciamo ogni giorno. Noi ci crediamo nella strada che stiamo seguendo, dobbiamo lavorare di più. Di chi è la responsabilità? Credo in questi mesi che Mou è qui abbia tirato fuori tante cose da tanti calciatori. Non possiamo dimenticare che abbiamo avuto tante difficoltà nelle ultime settimane: parliamo di diversi titolari. Sono convinto che tirerà fuori il meglio dalla squadra».

Ma l'amaro c'è: «Sette sconfitte sono tante, nessuno di noi le aspettava», ha continuato ancora il giallorosso. «Voglio ripetere che nelle difficoltà si devono consolidare le idee. Sono sicuro che alla fine della stagione raggiungeremo i nostri obiettivi. Mou allenatore giusto per un progetto lungo? Non ho il minimo dubbio. È chiaro che oggi siamo influenzati dai numeri e dalla sconfitta. Guardiamo gli sviluppi dei calciatori, cambiamenti daranno i loro frutti. È successo anche in passato con tante squadre che avessero momenti di difficoltà, ma dobbiamo essere uniti e portare avanti le nostre idee. Quando perdiamo, non dobbiamo cambiare tutto. Capisco che oggi le mie parole possano sembrare simili o senza senso, ma io che lavoro tutti i giorni con la squadra sono fiducioso. Dobbiamo portare qualcosa in più alla squadra per rendere orgogliosi i tifosi».

E poi sul mercato: «Dobbiamo aspettare le prossime finestre di mercato, un po' come abbiamo fatto nell'ultima. Abbiamo identificato obiettivi globali per il progetto, stiamo lavorando tutti i giorni. Vogliamo migliorare la squadra, ma è importante migliorare anche chi sta qui ora». Sulle scelte di Mourinho: «Credo che siamo una squadra. Tutti gli allenatori sono molto esposti, non è facile in ogni partita cercare il modo giusto per gestire le emozioni. Oggi sono venuto io a prendere le mie responsabilità. Andiamo avanti».

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