La premessa è di quelle che sanno di novità ma non di sorpresa: «Ilicic parte con noi». Gian Piero Gasperini e la sua Atalanta ritrovano ufficialmente il fuoriclasse uscito dal tunnel dei suoi problemi personali: un test con la Primavera martedì mattina ne ha attestato il recupero, dopo che si allenava stabilmente in gruppo da domenica 27 settembre, all'indomani dell'esordio vittorioso in campionato a Torino: «Ormai lavora molto bene da settimane e la sua capacità di giocare è intatta. Durante la sosta abbiamo recuperato Miranchuk, che ha perso un mese ma ora è pronto a inserirsi, Pessina e Piccini, anche se gli ultimi due non ci saranno domani».
Il tecnico nerazzurro nonostante i moltissimi nazionali rientrati da poco (11 su 13 hanno giocato) non teme la sfida di sabato: «Il Napoli ha aggiunto altri giocatori a quelli forti che già aveva, ma noi vogliamo confermarci dopo un ottimo inizio - spiega l'allenatore dei bergamaschi - Che i nostri nazionali abbiano giocato e quelli degli altri no può andare a nostro vantaggio. Le partite vanno valutate per le caratteristiche degli avversari e stavolta è una delle migliori squadre del campionato, propositiva ed equilibrata: sta cambiando modulo e dovremo adattarci, non ha comunque subito gol finora. Conosciamo bene i reciproci punti di forza».
Sulla formazione, Gasperini sembra voler scacciare l'ipotesi di un ampio turnover: «Va valutato quanti dei nuovi siano già in grado di sostituire i titolari, i tempi non sono così immediati.
Gasperini si prepara al tour de Force da 7 partite in 3 settimane: «Inizia una striscia molto importante, in Champions sono gare determinanti, prima delle due big del girone (Ajax e Liverpool, ndr) in casa abbiamo il Midtjylland mercoledì che avrà entusiasmo. Credo che potremo affrontarle al meglio». Infine, l'argomento di stretta attualità: «Il Covid colpisce il calcio come tutta la vita quotidiana. Sono convinto che dobbiamo conviverci senza fermarci e anche che le cose possano migliorare grazie ai nostri comportamenti. Bergamo è stata un esempio di come si può continuare a vivere senza dimenticare il dolore. Non è solo per una questione economica: bisogna continuare a vivere».