E alla Fiorentina arriva Ribery,
il grande nemico di Ancelotti

E alla Fiorentina arriva Ribery, il grande nemico di Ancelotti
di Marco Giordano
Mercoledì 21 Agosto 2019, 08:00 - Ultimo agg. 13:00
2 Minuti di Lettura
Chissà se ci sarà sabato al Franchi, chissà se Franck Ribery potrà già essere a disposizione di Montella per il match con il Napoli che apre la serie A. Perché il destino italiano del francese, che oggi sposerà la Fiorentina per le prossime due stagioni, gli mette subito di fronte il Napoli e soprattutto Ancelotti. Il tecnico con il quale è stato al Bayern Monaco tra il 2016 ed il 2017: dopo una prima stagione tra sorrisi, baci e fiumi di birra, i retroscena narrano di come Ribery sia stato uno dei cinque congiurati con Robben, Boateng, Hummels e Muller a chiedere alla dirigenza tedesca di sollevare Ancelotti dall'incarico di tecnico dei bavaresi.
 
Il presidente tedesco, Hoeness, disse poco dopo l'allontanamento di Ancelotti: «Ogni volta che viene sostituito al 70', Ribery la sera mi chiama e mi dice basta, me ne vado». Un'esperienza che ha segnato Ancelotti: mai aveva vissuto l'esperienza di uno spogliatoio contro con tanta forza da subirne una scelta quasi imposta alla proprietà. Ora, Ribery arriva alla Fiorentina, dopo aver compiuto 36 anni e aver collezionato 12 stagioni al Bayern, vincendo praticamente tutto.

La Fiorentina, per l'ingaggio dello svincolato Ribery, sfrutterà il decreto crescita, ammortizzando i costi di un ingaggio, comunque, alto per un club di seconda fascia. Ribery percepirà 4 milioni netti per le prossime due stagioni, con un upgrade di mezzo milione in caso di approdo in Europa. Il contratto di 24 mesi è necessario per ottenere i benefici del decreto, con una tassazione che passa sugli stipendi entrati o rientrati in Italia dal 100% al 30%, con un'esenzione ai fini Irpef del 70%: lo stesso che sfrutterà anche il Napoli, ad esempio, per Lozano. Oggi a Firenze si svolgeranno le visite mediche.

Ribery non dovrebbe esserci per la prima di campionato tra Napoli e Fiorentina: mancherà il terzo incrocio con gli azzurri dopo quelli in Champions con la maglia del Bayern della stagione 2011-2012 con una vittoria ed un pareggio per i bavaresi. Due match nei quali il francese non andò a segno e non collezionò performance memorabili, mettendo a referto solo un'ammonizione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA