Napoli-Salernitana: Dia bomber granata, caccia all'ultimo record

Il senegale ha segnato più di Osimhen nella prima stagione italiana

Dia festeggia dopo un gol
Dia festeggia dopo un gol
di Pasquale Tallarino
Martedì 25 Aprile 2023, 12:02
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Dia segna, fa segnare e sogna. Il senegalese della Salernitana esulta come Lookman, fa il gesto del cannocchiale. L'atalantino ha lanciato la moda a Bergamo, in omaggio al proprio cognome; Boulaye, stoccatore granata, cerchia, invece, gli occhi con le dita per guardare lontano, per mettere a fuoco il prossimo obiettivo. Si chiama Napoli. Se Kastanos si è autodefinito Bernardo Silva dei poveri - arrangiamento scelto dal centrocampista cipriota a completamento dell'etichetta che gli ha ritagliato Sousa su misura - si può scrivere che Dia sia l'Osimhen della Salernitana, insomma che abbia lo stesso impatto sulle partite della propria squadra e sulla classifica, in zona salvezza. Nel suo primo anno di Serie A, Dia ha fatto più gol di Osimhen in campionato, durante la prima stagione italiana: 11 in 28 per il senegalese della Salernitana al momento e 10 reti in 24 gare per il nigeriano nel campionato 2020-2021, quello del proprio esordio. Inoltre il decimo gol di Boulaye, contro il Bologna, è arrivato proprio alla ventiquattresima presenza, come accadde per Osimhen quando era matricola nel campionato italiano. Ovviamente Victor è Victor e vale 150 milioni di euro: le differenze sono enormi e il centravanti del Napoli primeggia per forza, colpo di testa, tecnica, età. La Salernitana, però, coccola il suo bomber che, dopo aver già segnato in stadi prestigio - a Roma contro le Lazio, a San Siro contro il Milan, la traversa scossa all'Arechi contro l'Inter - sogna il graffio anche allo stadio Maradona.


Uno stadio per attaccanti, pure quelli che si accomodano in tribuna da spettatori. Nwankwo Simy, zavorra granata, pronto a ritornare a Salerno a fine stagione dopo essere stato ceduto in prestito al Benevento, è grande amico di Osimhen e ha fatto il tifo per lui durante Napoli-Milan. Una presenza da supporter che ha pagato a caro prezzo: il Benevento lo ha multato e messo ai margini della rosa. Da nigeriano a nigeriano: il capitano delle aquile, Troost-Ekong, scalpita per ritornare nel pacchetto arretrato della Salernitana. Contro il capocannoniere della Serie A, che ha staccato tutti per dispersione (21 reti), occorrerà non solo duellare in velocità ma anche opporre resistenza nel gioco aereo.
Gyomber è il punto fermo della difesa granata ma ha bisogno di un partner per il raddoppio in marcatura. Uno stopper giocare d'anticipo e l'altro si staccherà per evitare che Osimhen possa scappare verso la porta di Ochoa. Non sarebbe la prima né l'ultima volta: lo hanno fatto anche Tomori e Kjaer durante i quarti di finale di Champions League. Piuttosto il primo problema sarà individuare il difensore centrale che potrà giocare vicino a Gyomber. «Il gioco a zona ha trasformato tanti difensori ma non Lorenzo Pirola - ha detto Sousa - Lui è uno stopper antico, difende vecchia maniera. Quando imparerà anche a costruire il gioco facendo le scelte giuste, diventerà un calciatore di prima linea in Serie A. Niente paura: non si è fatto male. Aveva accusato un risentimento al 30', abbiamo riflettuto all'intervallo sull'opportunità della sostituzione ma Pirola ha dato via libera. Poi durante la partita ha capito quando fermarsi per evitare guai». Queste erano le sensazioni di campo, poi la Salernitana ha fatto svolgere una risonanza magnetica a Pirola, allo scopo di scongiurare piccoli acciacchi. L'esame diagnostico al quale il difensore si è sottoposto non ha evidenziato lesioni muscolari. Ieri ha svolto un blando lavoro con i compagni. Pirola, dunque, potrebbe anche recuperare e lo staff sanitario non getta la spugna. Quando, però, si tratta di intoppi muscolari, la parola d'ordine è prudenza. Il giocatore scuola Inter, che la Salernitana intende riscattare a fine stagione sborsando cinque milioni di euro, è il mancino della retroguardia.

Sousa ha già rinunciato a Daniliuc contro il Sassuolo (lieve risentimento all'adduttore) e ha utilizzato Lovato. Potrebbe riconfermare la difesa a tre schierando anche Troost-Ekong, se decidesse di risparmiare Pirola. Non è escluso, però, che possa passare alla difesa a quattro. Da quando la Salernitana è ritornata in Serie A, ha segnato un solo gol al Napoli. Lo ha realizzato Bonazzoli l'anno scorso a Fuorigrotta. Per riprovarci dovrà prima guadagnare la convocazione e poi entrare in campo. Non sarà impresa agevole: in nove gare di gestione Sousa, è stato titolare solo contro la Lazio. Dal Monza in avanti, cinque panchine e un'ora di gioco distribuita in tre gare. Adesso ha pure un lieve fastidio al piede, che sta provando a far sfiammare.

 

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