Nicchi: «Nell'Aia chi sbaglia paga,
ma nessuno è indagato»

Nicchi: «Nell'Aia chi sbaglia paga, ma nessuno è indagato»
Domenica 19 Luglio 2020, 16:45 - Ultimo agg. 17:02
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«Nell'Aia vige un regolamento e quando è accertato, chi sbaglia paga e lascia la sua tessera sul tavolo. Ad oggi tuttavia nessuno dell'Associazione ha ricevuto alcuna comunicazione di indagine e non ci sono arbitri che hanno ricevuto notifiche". Il presidente dell'Aia Marcello Nicchi commenta così l'indagine delle Procure della Repubblica e Figc su presunti casi di combine di partite di campionato di Serie C, Coppa Italia Serie C e Primavera.
In particolare, a destare sospetti agli inquirenti ci sarebbe una partita di Serie C sospesa a gennaio per l'infortunio dell'arbitro a pochi minuti dalla fischio finale: «Se fossi il ragazzo - specifica Nicchi - querelerei chi ha diffuso la notizia perché è stato violato il segreto istruttorio di un'inchiesta della Procura della Repubblica. Nessuno al momento è stato sanzionato o condannato, ad oggi non c'è nessun arbitro inquisito, ma se lo sarà risponderà di tutto».

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