PERIN
Appena impensierito da Cataldi e Zaccagni con tiri dalla distanza, poi blocca su Acerbi al 15’ st
CUADRADO
Quando parte, parte, e addio. Come nell’azione del 2-0, a cui contribuisce con discesa centrale e assist
BONUCCI
Sereno controllo del territorio, gli attaccanti della Lazio non riescono a preoccuparlo
CHIELLINI
Esce quasi subito per raccogliere l’ovazione dello Stadium. Saluta dopo 17 stagioni da colonna juventina
ALEX SANDRO
Deve mollare un paio di fendenti a Felipe per ridurlo alla ragione. Poi gestisce il lato sinistro
MIRETTI
A 18 anni gioca senza grandi remore, nemmeno nel rischiare passaggi nello stretto. Però.
LOCATELLI
Sta rientrando dopo lunga assenza e non ha cadenze impetuose, anzi. Sorveglia perlopiù
BERNARDESCHI
Più a coprire la fascia che ad affondare davvero, rare accelerazioni
DYBALA
Squisitezze qua e là, la migliore è il tacco che avvia il break che porterà al 2-0. Mancherà agli juventini
MORATA
Prima l’assist, poi il gol con notevole gesto tecnico. Sa ancora segnare, dunque
VLAHOVIC
Arriva a quota 24 gol e avvicina Immobile a -3, ma ormai sarà difficile superare Ciro. Esce presto, poco convinto
DE LIGT
Non un ingresso felicissimo, con alcune sbavature in disimpegno: forse è coinvolto dal clima di fine stagione
KEAN
Una buona girata al 25’ st, fuori di poco
AKÉ
Tiene la destra senza squilli
LU. PELLEGRINI
Incrocia Pedro, lo contiene
ALLEGRI
Non bastano due soli strappi, la Lazio alla fine rimonta con merito
STRAKOSHA
Vlahovic e Morata gliela piazzano proprio lì, nell’angolino sinistro, dove arrivare è dura. Sul secondo grattugia anche la palla con le unghie, ma non basta
LAZZARI
Sfida a chi attacca di più con Morata, e lui fa il suo, proponendosi per qualche incursione interessante. Ma a fronti contrapposti, soffre la tecnica dello spagnolo
PATRIC
Non è da difensore attento quella copertura così morbida su Morata, quel non provare nemmeno a impedirgli di tirare: pecca grave, e 0-2. Poi però va a segnare l’1-2 e alla fine avvia l’azione che porta al 2-2
ACERBI
Faticoso inseguire e tamponare Vlahovic, che difende palla col fisico e cerca di non dare riferimenti. Infatti lo costringe all’ammonizione. Nel st avanza, e trova la porta da fuori
MARUSIC 5
Marcatura ipotetica anzi metafisica su Vlahovic: lo sente col corpo, poi lo lascia proprio andare ed è 0-1.
MILINKOVIC 7
Destro terra-cielo per il 2-2, dopo un allungo di parecchi metri, e al 95’. Notevole gesto atletico e tecnico dopo una prestazione a fasi alterne. Ma forse era solo in attesa del ricamo finale
CATALDI
Scuote la traversa e la Juventus al 5’. Andrà anche al tiro dalla distanza al 45’, più telefonato. Cerca di dare geometrie, con esiti alterni. Nella ripresa sale di parecchi metri, calcia il corner dell’1-2
LUIS ALBERTO
Gli si para davanti l’infante Miretti, e lui non riesce a districarsi, o a imporsi con la tecnica: anche perché quello corre il doppio e ne soffoca qualsiasi estro, ammesso che fosse disposto a esibirne.
FELIPE ANDERSON
Dicono che abbia migliorato la fase difensiva, però lascia crossare Morata sull’1-0. Prova a dare vivacità con qualche guizzo o lazzo, è discreto in fase preparatoria, poi quando si deve affondare non lo trovi . Nel st è centravanti: poca gloria
J.CABRAL
Il Jovane Cabral sembra così piccolino e poco attrezzato atleticamente, per districarsi in questo calcio di giganti, e contro difensori come quelli bianconeri. Si muovicchia, anche a destra, e appoggia qualche palla, ma nemmeno la tecnica sembra inarrivabile
ZACCAGNI
Avrebbe anche una partenza discreta, o felice, come quando dialoga con Cataldi prima della traversa al 5’. Poi non si hanno più grandi notizie di lui, non gli riesce di saltare Cuadrado. Ma nella ripresa va via un paio di volte in bello stile, e riprende fiducia, e la Lazio avanza. Ma arriva sempre sul limitare dell’uscio, poi non riesce ad aprirlo
PEDRO
Ultima partita giocata dall’inizio: il derby, poi lungo stop. Infatti è ancora indietro, accenna solo cose nella ripresa che è chiamato a giocare, ma il suo peso tecnico si sente
SARRI
L’obiettivo dell’Europa League è centrato, e può sorridere anche lui. La squadra gioca credendo in quello che fa, anche se non riesce a farlo con la velocità necessaria, e a volte non con la tecnica adatta. Ma sa arrampicarsi fino al 2-2. Lo aiutassero sul mercato, metterebbe su una Lazio temibile
ARBITRO AYROLDI 6
Partita di facile lettura, priva di momenti di tensione o di particolari nodi da sciogliere. Gestisce senza evidenti macchie lo sventolìo di cartellini gialli e non commette errori determinanti.