NAPOLI
MERET
Esce male e “spinge” Kim a una quasi autorete. Scatta bene sul tiro di Spinazzola. Indeciso sulla rete di ElSha, ma senza grosse responsabilità.
Copre le spalle a Lozano e limita le discese di Spinazzola. Soffre ElSha
Per Abraham basta Kim. Lui controlla il resto.
Brividi quando sfiora l’autogol, poi fa tutto bene.
La solita freccia là a sinistra, attivo sul vantaggio di Osimhen nello scambio con Kvara.
Un carrarmato.
Danza sul pallone, si gira, si rigira e trova sempre l’idea giusta. Determinante. Metronomo.
Qualche magia, un paio di “palla c’è e palla non c’è”. Ma si ferma sempre sul più bello.
Non sempre sfonda, ma quando si alzano i giri del motore, diventa inarrestabile. Si perde El Shaaarawy sul gol del pari.
Stop di petto, controllo di ginocchio e bomba sotto la traversa. Un gol pazzesco. Punto.
Non è il solito Kvara. Male che vada, però, la palla dentro come si deve la mette sempre. Vedi azione dell’1-0.
Porta qualità.
Sostanza, quando serviva.
Porta scompiglio e sfiora il gol.
Il gol scudetto (scongiuri napoletani ammessi).
La sua squadra è una meraviglia, anche se nel secondo tempo soffre contro una buona Roma e se la vede brutta. La vittoria arriva per un miracolo di Simeone nel finale. Ma merita lo scudetto.
ROMA
RUI PATRICIO
Cerca di tappare qualche buco e scala bene sull’esterno, per difendere Zalewski dal terribile duo Kvara-Rui. Qualche utile blitz in avanti nella ripresa. Tiene botta fino alla fine. Combattivo.
Segue ovunque Osimhen, tranne nell’azione del gol del vantaggio. Spesso in difficoltà fisica e nei movimenti. Una serata faticosa, che finisce con l’intervento tardivo su Simeone.
IBANEZ 5,5 Cicca l’intervento in piena area su Osimhen e gli lascia il tempo di stoppare la palla e decidere come calciare in porta. Una marcatura a vista, non da lui. In crisi anche quando Lozano decide di mettere il turbo
ZALEWSKI
Un po’ timido in avvio, prende coraggio con il passare dei minuti, senza sfondare troppo, però. Spesso viene messo in mezzo da Rui e Kvara. Più convincente nel secondo tempo, con qualche pallone serio messo in mezzo, come quello pennellato per El Shaaarwy.
Il passo è felpato e calmo, certe verticalizzazioni sono a salve. Il centrocampo del Napoli raggiunge velocità irraggiungibili da uno come lui. Di testa si fa valere, sfiorando la rete dell’uno a uno. Esce nel momento sbagliato.
Si prende responsabilità e qualche rischio di troppo, perdendo qualche palla velenosa. Cerca di portare avanti qualche pallone interessante, non sempre con la dovuta precisione, ma è un trascinatore. Esce lui e la Roma perde la bussola.
SPINAZZOLA
EL SHAARAWY 7 Dà subito la scossa, tiene a bada il terzino e l’ala del Napoli, che nel primo tempo avevano creato problemi a Spina e Ibanez. E in più, la ciliegina del gol. Come l’anno scorso. E’ il suo momento
BELOTTI
Entra e combatte, il gol ancora non arriva e nemmeno le occasioni.
La sua Roma fa quello che deve e perde per un niente, quando almeno il pareggio sembrava essere in cassa. La migliore prestazione della stagione. Peccato. La corsa Champions continua.
ORSATO 5 Urla, sbraita, si mostra sempre plateale in ogni gesto, dopo ogni decisione, che non sempre è all’altezza. Al di là dell’aspetto tecnico, crea inutili tensioni. Manca un’ammonizione per Kim per fallo su Abraham.
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