Il Papu ancora contro Gasperini:
«Provò ad aggredirmi», la replica

Il Papu ancora contro Gasperini: «Ha cercato di aggredirmi». La replica dell'allenatore
Il Papu ancora contro Gasperini: «Ha cercato di aggredirmi». La replica dell'allenatore
Mercoledì 18 Agosto 2021, 11:56 - Ultimo agg. 20 Febbraio, 07:34
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L'amore tra Alejandro "Papu" Gomez e Gian Piero Gasperini è arrivato al capolinea poco meno di un anno fa, ma le polemiche (e quello che è successo tra i due dell'Atalanta) ancora non si sono placate, anzi. A parlare è il trequartista argentino: «In una partita di Champions League contro una squadra danese, il Midtjylland, gli ho disobbedito in un'indicazione tattica. Mancavano dieci minuti alla fine del primo tempo e mi ha chiesto di giocare a destra, mentre io giocavo molto bene a sinistra. E ho detto di no, era chiaro che si arrabbiasse. Lì sapevo già che all'intervallo mi avrebbe fatto fuori, ed è stato così. Ma nello spogliatoio ha oltrepassato il limite, cercando di aggredirmi fisicamente».

Atalanta, Gomez contro Gasperini

«Lì ho detto basta - ha continuato il giocatore del Siviglia a "La Nacion"-. Si può obiettare, ok, ma quando c'è un'aggressione fisica è intollerabile. Allora ho chiesto un incontro con il presidente e gli ho detto che non avevo problemi a continuare, accettando di aver sbagliato: da capitano non mi ero comportato bene, ero stato di cattivo esempio disobbedendo all'allenatore. Ho detto al presidente però che avevo bisogno delle scuse di Gasperini e gli ho anche detto che il presidente non poteva accettare che l'allenatore avesse provato ad attaccare un giocatore. Il giorno dopo ci fu un'intera riunione della
squadra. Sono andato avanti e ho chiesto scusa all'allenatore e ai miei compagni di squadra per quello che era successo e non ho ricevuto scuse dal tecnico».

«Quindi, Come doveva essere inteso? Quello che avevo fatto era sbagliato e quello che aveva fatto era giusto? È lì che è iniziato tutto.

Dopo qualche giorno ho detto al presidente che non volevo continuare a lavorare con Gasperini all'Atalanta. Il presidente mi ha detto che non mi avrebbe lasciato andare. È iniziato il tira e molla e alla fine ci ho rimesso io, finendo per allenarmi da solo con le riserve», conclude Gomez.

La replica di Gasperini

A stretto giro è arrivata anche la replica dell'allenatore bergamasco: «I comportamenti e gli atteggiamenti di Gomez, in campo e fuori, erano diventati inaccettabili per l'allenatore e per i compagni. L'aggressione fisica è stata sua, non mia, ma il vero motivo per cui è andato via da Bergamo è per aver gravemente mancato di rispetto ai proprietari del club».

«Mi auguro che Gomez possa continuare a far parlare di sé con le prestazioni, come faceva all'Atalanta», conclude Gasperini.

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