Parma-Fiorentina 0-0,
un pari che delude tutti

Parma-Fiorentina 0-0, un pari che delude tutti
Sabato 7 Novembre 2020, 22:59 - Ultimo agg. 8 Novembre, 00:02
4 Minuti di Lettura

La sfida fra Liverani e Iachini va al contrario, i viola fanno gioco, senza entusiasmare, Liverani si traveste da D’Aversa e mantiene lo 0-0, pur giocando al Tardini. In tribuna c’è il presidente Krause, non Commisso, nel derby fra proprietari americani, si aspettava un’avvio più appagante.

Senza pubblico, si sente tutto, soprattutto il vociare dei tecnici. Rispetto a tante gare estive con valanghe di gol qui come la sera prima al Mapei, per Sassuolo-Udinese, siamo quasi tornati al tatticismo esasperato, come quando la vittoria valeva due punti.  

Iachini allontana così il ritorno di Prandelli, il sogno di Commisso resta Sarri ma è molto più difficile convincerlo. “Andiamo avanti con Beppe - sostiene il ds Pradè, prima del match -, tutti noi siamo in discussione. Ci aspettavamo di più, ci sono attenuanti”.

Chissà se basteranno per evitare il cambio, durante la sosta. Piacciono l’identità difensiva, il presidio del campo.

Pezzella parte bene, affonda sulla sinistra, lancia Gervinho, la conclusione è ben contrata da Dragowski. Manca Callejon, positivo e asintomatico, la Fiorentina prende comunque il controllo delle operazioni, a 37 anni Ribery continua a incidere tanto, nelle giocate offensive: Sepe respinge la punizione di Biraghi e si oppone al destro del francese.

Iachini chiede di coinvolgere Castrovilli più rapidamente, quando Grassi deve uscire nel controllo di Biraghi. Impegnandosi tanto nella fase difensiva, gli emiliani perdono lucidità nella ripartenza. Il cattivo avvio rende prudente Liverani, il suo calcio offensivo di Lecce per ora è in naftalina. Si aspetta e magari si riparte velocemente, come sul recupero di Gagliolo, a lanciare Gervinho, e poi sull’altra fuga di Pezzella. Il tecnico di casa guida azione su azione, con grande trasporto, chiede anche a Bruno Alves di alzare la linea difensiva.

I viola non trovano varchi, il possesso palla diventa fine a se stesso. Prima dell’intervallo Ribery dribbla, si ferma, Osorio lo tocca: il contatto è lieve, la scorsa stagione sarebbe stato rigore, La Penna addirittura fischia la simulazione, ammonizione eccessiva.

Ribery esce sulla trequarti, anzichè affondare, da punta. All’intervallo Cutrone si scalda blandamente, come se non dovesse entrare, lo farà invece da metà ripresa.

Si riprende con il medesimo disegno tattico, Pulgar trova il varco per Biraghi, complice un rimpallo, la conclusione è pronta, Sepe attento.

Liverani cambia prima dell’ora di gioco, con Karamoh e Som cerca maggiore velocità, non muta però il canovaccio del match. Ribery ha ragione a lamentarsi dell’arbitro, perchè Osorio meriterebbe un’ammonizione.

La Fiorentina cala un po’, il Parma guadagna metri e con Karamoh si procura una punizione. Debutta Brunetta, Ribery perde lucidità, nel finale, riesce comunque a mandare al tiro Castrovilli, centrale. Il finale è crociato, Gagliolo libera Karamoh, impreciso nello stop per Kucka, spinto di quel tanto per sbilanciarlo evitando comunque il rigore. Anche i toscani giocano sino all’ultimo, Bonaventura entra ma ha perso smalto, rispetto a prima dell’infortunio con il Milan. Lirola ha lo spiraglio giusto a destra, Bruno Alves chiude.

Serviva maggiore coraggio, soprattutto alla Fiorentina, che fra gennaio e l’estate aveva speso tanto. Iachini fa solo scaldare Vlahovic, i limiti del suo calcio sono noti, difficile che basti per l’Europa. Il pubblico gigliato chiede più spettacolo. “Siamo contenti di non avere preso gol - dice Milenkovic -, sul campo siamo rimasti uniti, abbiamo risposto sul campo. Continuiamo a pedalare a testa bassa”. Prandelli dopo la nazionale si è perso, non è più quello di Firenze, della semifinale Uefa persa ai rigori contro i Rangers di Glasgow, al Franchi, è difficile che ripeta i primi 4 dei suoi 5 anni toscani. "Ci è mancato solo il gol - sostiene Iachini -, Sepe ha piazzato alcune parate, non posso rimproverare nulla ai miei"

Liverani era troppo spregiudicato, si è acquietato per evitare le imbarcate di Lecce. Va rivalutato D’Aversa. Che ha rifiutato un ricco triennale in Egitto per subentrare in serie A, il Crotone l’ha già nel mirino.

© RIPRODUZIONE RISERVATA