Pelé, dal sonnambulismo all'incontro con Lennon fino all'armadietto segreto: le curiosità sul mito di ​O Rei

Attorno alla sua leggenda ruotano aneddoti che non tutti conoscono

Pelé, dal sonnambulismo all'incontro con Lennon fino all'armadietto segreto: le curiosità sul mito di O'Rei
Pelé, dal sonnambulismo all'incontro con Lennon fino all'armadietto segreto: le curiosità sul mito di ​O'Rei
di Theodoro Giancoli
Sabato 31 Dicembre 2022, 18:15 - Ultimo agg. 21:12
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Di Pelè, si è detto di tutto, ma forse pochi sanno che:

- soffriva di sonnambulismo, e una volta Pepe, suo compagno di squadra nel Santos, col quale condivideva la stanza, lo vide alzarsi nel cuore della notte, urlare “goooollll” e poi tranquillamente rimettersi a letto a dormire

- Nel 1969 riuscì addirittura a far sospendere la guerra civile in Nigeria, andando a giocare una partita amichevole con il Santos in una zona di conflitto, su invito del governo. In migliaia accorsero allo stadio di Benin City per acclamare Pelè e per qualche ora ci  fu il cessate il fuoco. "Uno dei miei più grandi motivi d'orgoglio è stato aver fermato i combattimenti in Nigeria, in uno dei tanti tour che Santos ha fatto in giro per il mondo", scrisse in un post  su Instagram O'Rei. Proprio quest’anno il club nigeriano, in onore di Pelè ha lanciato una maglia con tre frasi simboliche in ricordo di quell’evento: “Insieme per la pace, insieme per un calcio felice”; “Nigeria 1969”; “Il giorno in cui la guerra si è fermata”.

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Pelé, le curiosità sulla leggenda del calcio

- Ancora un Paese in guerra nella carriera del fuoriclasse brasiliano, questa volta ai Caraibi.

Era il 1972, quando il Santos andò a giocare una partita a Trinidad & Tobago. I giocatori brasiliani non erano affatto felici di dover disputare una gara in un paese drammaticamente sconvolto da disordini civili e con i carri armati per le strade: accettarono solo a patto che appena terminata la partita sarebbero andati più rapidamente possibile all’aeroporto. Ma accadde l’imprevisto, proprio allo scadere del match Pelè segnò un gol che mandò in visibilio gli spettatori: ci fu l’invasione di campo, O’Rei fu preso in spalla dai tifosi esultanti, che diedero vita a un corteo celebrativo per le vie della capitale Port of Spain. Sfilarono tenendo Pelè – spaventatissimo - sulle spalle, come fosse un trofeo. Tutto andò bene alla fine, ci fu solo un piccolo ritardo nel decollo dell’aereo.

- Dopo aver lasciato il Santos, nel 1975 Pelè si traferì a New York dove era stato ingaggiato dai Cosmos. Andò a lezione di inglese, nella stessa scuola dove John Lennon studiava il giapponese, la lingua madre di sua moglie, Yoko Ono. Durante gli intervalli le due star chiacchieravano, e la stella dei Beatles raccontò a Pelè un episodio accaduto durante i mondiali inglesi del 1966. Lennon spiegò a O’Rei come, insieme a Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr, all’apice della loro notorietà, fosse invano andato a salutare la nazionale brasiliana nell’hotel dove si trovava in ritiro, ma la band più famosa del momento fu irrimediabilmente respinta dalle guardie del corpo della Seleção. L'idea della band era addirittura quella di fare uno spettacolo privato per O'Rei. Pelè si disse davvero dispiaciuto per l’accaduto, del quale non era mai stato al corrente.

 


- Sempre relativo alla Nigeria un altro episodio che lo vide protagonista, anzi vittima: era il 1976,  e mentre Pelè si trovava nel Paese africano ci fu un tentativo di colpo di Stato. Per mettersi in salvo Pelè attraversò Lagos nascosto nell’auto dell’ambasciatore brasiliano, riuscendo a sfuggire alla polizia di frontiera e imbarcandosi clandestinamente, travestito da pilota, su un Boeing 707 dell’ex compagnia aerea brasiliana Varig. Qualche ora più tardi arrivò sano e salvo a Rio de Janeiro.

- Nel corso della sua lunga carriera Pelè ha fatto anche l’attore, per esempio ha recitato nei film di Renato Aragão e con le star di Hollywood. Nel 1982, durante la registrazione del lungometraggio "Escape for Victory" - che raccontava la storia di una partita immaginaria tra una squadra nazista e una squadra di prigionieri durante la Seconda guerra mondiale - O’Rei calciò il pallone con tale potenza da rompere un dito di Sylvester  Stallone, che ricopriva il ruolo di portiere di scarsa bravura. L’attore alla fine commentò che quel pallone sembrava duro e pesantissimo, “come scagliato da un cannone”.

- Un segreto che Pelè porterà con sé nella tomba - forse per l’eternità - è quello custodito nell’armadietto che fu suo nella sede del Santos, a Vila Belmiro. Era il 1974 quando O’Rei salutò la squadra che l’aveva lanciato nella leggenda: quel giorno si inginocchiò davanti ai compagni, pregando Dio che il club continuasse a vincere anche senza di lui. Poi prese un oggetto, e lo mise nel suo armadietto, chiudendolo a chiave. Si portò via la chiave. Da allora la sede del Santos ha subito numerosi lavori di ristrutturazione, ma l'armadietto di Pelé non è mai stato toccato. Come una reliquia. Il Santos ha fatto sapere che non lo toccherà mai né ne rivelerà il contenuto e ha inserito nel tour guidato per tifosi e sostenitori del club anche la visita allo spogliatoio dove “riposa” il mistero di Pelè.

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