Pino Wilson, è morto l'ex capitano della Lazio dello scudetto '73-74: colpito da ictus, aveva 77 anni

Pino Wilson, morto l'ex capitano della Lazio dello scudetto '73-74: colpito da ictus, aveva 77 anni
Pino Wilson, morto l'ex capitano della Lazio dello scudetto '73-74: colpito da ictus, aveva 77 anni
Domenica 6 Marzo 2022, 09:22 - Ultimo agg. 22 Febbraio, 10:21
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Lutto in casa Lazio. È morto nella notte a Roma Pino Wilson, capitano della squadra campione d'Italia nella stagione 1973-74. Il decesso sarebbe avvenuto in conseguenza di un ictus.

Figlio di una napoletana e di un soldato inglese di stanza in Italia durante la seconda guerra mondiale, nato in Inghilterra ma trasferitosi a Napoli fin dall'infanzia, iniziò la sua attività calcistica nella squadra aziendale della Cirio, che militava in Serie D. Passò quindi all'Internapoli quando la società rilevò il titolo sportivo dalla CRAL Cirio, disputando alcuni ottimi campionati di Serie C. 

 

Nel 1969 la Lazio lo comprò insieme a Giorgio Chinaglia, per ricoprire il ruolo di terzino e poi quello di libero. Nella Lazio disputò dieci campionati, dal 1969 al 1980, nel ruolo di terzino prima e di libero poi. Fu il capitano della squadra capitolina per molti anni, anche nel 1974, anno in cui i biancocelesti, guidato da Maestrelli, vinsero il primo scudetto della loro storia.

Per tutti i tifosi Laziali era semplicemente Il capitano che negli anni '70 aveva legato il suo nome alla straordinaria avventura della Lazio di Tommaso Maestrelli. Giuseppe Pino Wilson, inglese di nascita trasferitosi a Napoli fin da bambino, fu acquistato dalla società capitolina nel 1969 dall'Internapoli insieme a Giorgio Chinaglia. Considerato uno dei difensori più forti della sua generazione, giocò 324 partite con la maglia biancoceleste detenendo a lungo il primato di presenze con la Lazio. Difensore elegante e allo stesso tempo grintoso, giocò un ruolo da leader nella cosiddetta 'banda Maestrellì che negli anni '70 si impose prepotentemente all'attenzione del calcio italiano e arrivò alla conquista del sospirato primo scudetto della Lazio, al termine della stagione 1973-1974.

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Fu tra i calciatori che riuscirono a gestire i drammatici momenti di caos seguiti alla morte, il 28 ottobre del 1979, del tifoso laziale Vincenzo Paparelli, colpito da un razzo esploso dalla curva sud romanista prima di un derby.

Fu proprio Wilson, in quella fase concitata, ad andare sotto la curva nord a parlare con i tifosi per ristabilire la calma ed evitare che la situazione potesse ulteriormente degenerare. Coinvolto nel 1980 nella vicenda del Totonero insieme ai compagni di squadra Cacciatori, Giordano e Manfredonia, fu squalificato dalla giustizia sportiva per tre anni e riabilitato nel 1982. Prima del ritiro Wilson disputò nel 1983 un ultimo campionato da professionista con i canadesi dell'Inter Montréal.

IL FIGLIO DI MAESTRELLI - «Una notizia inaspettata. La scorsa settimana siamo stati insieme in Puglia per una manifestazione dedicata a mio padre. Abbiamo trascorso una giornata intera insieme, mai e poi mai potevo pensare a quanto accaduto. Abbiamo deciso che sarà sepolto nella cappella di famiglia, insieme a mio padre, e Giorgio (Chinaglia, ndr)» nel cimitero di Prima Porta a Roma. A dirlo all'Adnkronos Massimo Maestrelli, figlio di Tommaso compianto tecnico biancoceleste. «È stata una figura importante per noi - racconta Massimo Maestrelli - A seguito della morte di mio padre, lui tutte le domeniche che la Lazio giocava in casa, dopo la partita portava i pasticcini e prendevamo il tè insieme, con mia mamma e miei fratelli. Ci ha riempito il cuore e l'anima per tanto tempo. Un gesto così bello! Per me lui era un punto di riferimento». Molto probabilmente i funerali ci saranno martedì, «i figli stanno già organizzando la messa».

IL RICORDO - «Il Lazio Club Montecitorio esprime il proprio dolore per la scomparsa di Pino Wilson. Figura leggendaria e condottiero della squadra che conquistò il tricolore nel 1974, a lui sono legati i ricordi più belli di una stagione unica per la storia biancoceleste e per il calcio italiano. Alla sua famiglia giunga il nostro più cordiale affetto». Lo dichiara Paolo Trancassini, deputato di Fratelli d'Italia e presidente del Lazio club Montecitorio 1900 che unisce parlamentari di diversi partiti, dipendenti di Montecitorio e giornalisti parlamentari di fede biancoceleste.

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