Nuovo format. Scatta domenica 19 marzo la seconda parte del campionato con la poule salvezza. L’attesa è finita. Si preannuncia emozionante la lotta per non retrocedere. «Pomigliano-Parma sarà l’inizio di questa nuova e importante fase della serie A», spiega Fabiana Fierro. Si gioca allo stadio comunale di Palma Campania: fischio d’inizio alle ore 12.30 con ingresso gratuito. Il match sarà inoltre visibile su TimVision.
«È una delle otto finali che dobbiamo affrontare.
Classifica. Il Sassuolo (17) precede il Pomigliano (14), seguito dal Parma (13), dal Como (11) e dalla Sampdoria fanalino di coda (10). «Abbiamo terminato la stagione regolare molto bene e continueremo a lavorare su questa scia, avendo studiato le nostre avversarie: le affronteremo preparate», assicura convinta Fierro. L’intento del gruppo allenato dal duo Alfano-Sanchez è di chiudere in bellezza. «Il nostro obiettivo è chiaro, la salvezza ci aspetta», auspica fiducioso l’estremo difensore granata.
Passione per il calcio. «Nasce da quando ero bambina, giocando con i maschietti nel cortine di casa», dice Fabiana, che ricorda un episodio singolare e rievoca gli inizi. «Un giorno decidemmo con la mia famiglia di andare in una scuola calcio interamente femminile. Ne scaturì il mio attuale ruolo, incontrando il mister di allora».
«Indosso da sempre la maglia del Pomigliano, che ha acquistato il titolo di quella che era la mia prima vera squadra. Da lì è nato un grande rapporto con tutti e non l’ho mai abbandonata», argomenta la 22enne, che esterna i suoi interessi. «Mi piace seguire lo sport. Non solo calcio ma anche basket, nuoto e pallanuoto». E infatti Fabiana Fierro era presente alla Scandone in occasione della vittoria del Posillipo sul Catania (16-8).
Nessun limite, solo orizzonti. «Mi sono appassionata alla fotografia, augurandomi che questa passione mi porti molto in alto e soprattutto a conoscere tante altre dimensioni dello sport», conclude la calciatrice diplomata all’istituto tecnico trasporti e logistica con il massimo dei voti (nelle foto di Ferdinando Sodano).